Perle storiche dal : Notiziario SMB Italia |
Notiziario
flash SMB Italia anno VI n.2 Apr.- Mag.- Giu. 1998 |
L'Omeopatia è atto medico |
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Cari soci,Questo N.ro del notiziario esce prima
del previsto, per questo "Speciale", per farvi
conoscere la importante decisione presa dall'Ord. med. di Roma
nei confronti dellOmeopatia che, con questa Delibera,
diventa ATTO MEDICO. Nel rilevare l'importanza di questa
decisione, unica in Europa, parimenti è da notare la
sensibilità della presidenza dell'Ordine (Dott. B.MELEDANDRI ,
Dott. G.DIGNITARO e Dr. D.COSI) che, sempre attenta al fenomeno
Omeopatia (per 3 anni ha concesso il patrocinio alla SMB ITALIA),
ha, con questo atto, riconosciuto ufficialmente la
professionalità di tutti quei Medici che da anni praticano
questa "Medicina non Convenzionale". Come tutta le
"prime" presenta aspetti non chiari e potrà essere
migliorata, ma la cosa più importante da augurarsi è che possa
essere ripresa, attraverso la FNOMCeO, da tutti gli Ordini dei
Medici italiani. La delibera tratta anche di Agopuntura e
fitomedicina ma di seguito riportiamo solo la parte del documento
riguardante l'omeopatia.
DELIBERAZIONE N.
51/98 Ord. Medici Chir. ed Od. Prov. di Roma.
Oggetto: Accertamenti attività
professionale degli iscritti nell'ambito delle medicine
complementari (Omeopatia, Agopuntura, Fitomedicina).
...OMISSIS...
L'omeopatia
è un metodo clinico e terapeutico basato sulla
"Legge dei Simili" formulato da S. Hahnemann
all'inizio del secolo 19. La legge dei simili afferma che
è possibile curare un malato somministrandoli una
sostanza che, in un uomo sano, riproduce tutti i sintomi
della sua malattia. La Farmacologia Omeopatica classica
(materia medica) è costituita da una serie di
"rimedi" tratti dal mondo minerale, vegetale e
animale e di sintesi. Ogni rimedio è stato singolarmente
testato a dosi subtossiche sull'uomo sano
(Sperimentazione Patogenica Pura) per evidenziarne i
sintomi provocati. Il rimedio viene poi somministrato al
malato in dosi più o meno attenuate, preparato
attraverso un ben codificato procedimento di
fabbricazione (progressive diluizioni e succussioni).
Nella pratica clinica omeopatica classica il medico, dopo
aver formulato una diagnosi, somministra il rimedio più
simile ai modi peculiari con i quali il malato esprime la
sua malattia: la terapia è pertanto personalizzata.
1."L'Omeopatia è
una metodologia clinica diagnostica e terapeutica
olistica che utilizza come medicinali sostanze diluite e
dinamizzate somministrate secondo la Legge di
Similitudine ed individualizzate mediante la Patogenesi
(effetto della sostanza sull'uomo sano)" Le scuole di Omeopatia
attualmente, per una formazione di base, debbono avere le
seguenti caratteristiche: Per il futuro, ed eventualmente in relazione alla situazione europea dell'Omeopatia le caratteristiche saranno adeguate ai parametri degli altri paesi. In ogni caso, a partire dall'anno di corso che avrà inizio nell'anno 1999, il numero delle ore sarà elevato a 330 complessive, con l'obbligo di presenza di almeno 300 ore di cui il 25% di pratica nel corso o presso un tutor designato dalla scuola. La Scuola di Omeopatia deve avere un direttore didattico che ha la responsabilità didattica della Scuola nei confronti dell'Ordine dei Medici. Il direttore didattico deva essere un medico che ha conseguito un diploma in omeopatia da almeno 10 anni, deve avere almeno 5 anni di esperienza didattica specifica e deva avere adeguato curriculum professionale in Omeopatia. Suo compito è di scegliere anche i collaboratori ed i docenti della Scuola, di cui ne ha la responsabilità. Si possono iscrivere alla Scuola di Omeopatia, oltre ai medici Chirurghi ed agli Odontoiatri, gli studenti degli ultimi due anni del relativo corso di laurea, previa approvazione del Direttore Didattico, che però conseguiranno il Diploma solo dopo il conseguimento della Laurea e dell'abilitazione professionale. Possono conseguire il Diploma in Omeopatia i laureati in Medicina e Chirurgia e gli Odontoiatri, per le relative competenze professionali. Specificità della Didattica: 1) L'indirizzo didattico della Scuola è lasciato completamente libero ma deve essere indicato e rispondere ai requisiti fondamentali presenti nella definizione di Omeopatia (utilizzazione delle dosi infinitesimali, legge di similitudine, Patogenesi). 2) L'Omeopatia è un ATTO MEDICO e deve essere appannaggio del medico, pertanto è indispensabile che nelle lezioni si evidenzi "la parte così detta convenzionale". Tale parte consiste nella necessità per il medico omeopata di porre prima di tutto la diagnosi di malattia esponendo in modo chiaro ed inequivocabile le possibilità terapeutiche della Medicina convenzionale e della Medicina omeopatica, valutate rispetto la malattia in esame ed alle capacità di risposta del paziente (desunta anche dalle indagini di laboratorio, da esami specialistici e dallo studio costituzionale e miasmatico). Il Programma di ogni Scuola, ai fini dell'iscrizione nel Registro dell'Ordine dei Medici, dovrà essere vegliato da una apposita commissione istituita presso lo stesso Ordine. Il programma di base deve comprendere e sviluppare quantomeno i seguenti argomenti: 1)
Legislazione (in Italia o in Europa). In un
prosieguo di tempo l'Ordine curerà l'organizzazione di
Corsi per la formazione di medici omeopati
"tutor". Tali medici una volta esaurito il
corso di formazione, saranno abilitati a curare il
completamento della pratica degli altri omeopati già
diplomati, direttamente su richiesta degli stessi o, se
ritenuto necessario, da parte delle Scuole. IPOTESI DI SANATORIA Presso l'Ordine viene
istituito, e periodicamente aggiornato, un Registro in
cui sono annotati gli iscritti all'Ordine stesso, che
risultino aver documentato la pratica all'esercizio della
medicina omeopatica. L'inserimento a tale elenco, prima
dell'eventuale emanazione di norme cogenti che meglio
disciplinino l'attività in questione, verrà effettuato
a domanda degli interessati e sulla base
dell'accertamento di quanto segue: 2. Curriculum scientifico risultante della valutazione comparata dai seguenti elementi: pubblicazioni, master o corsi di specializzazione, altre attività scientifiche riguardanti la formazione in omeopatia. 3. Curriculum professionale relativo all'attività di omeopatia. Le valutazioni di merito, sottoposte alle definite decisioni del Consiglio Direttivo, saranno effettuate da una apposita Commissione, costituita da iscritti all'Ordine in possesso delle necessarie e specifiche conoscenze tecniche della materia, che valuterà la documentazione prodotta dagli interessati allegata alla domanda riassunta al modulo informativo predisposto degli Uffici. Qualora tale documentazione non risultasse sufficiente, l'Ordine per l'iscrizione sul Registro potrà chiedere la frequenza ad un Corso integrativo organizzato a cura dello stesso Ordine. Riconoscimento dell'attività di Medico - Chirurgo ed Odontoiatra Omeopata. L'Istanza all'Ordine. I medici che intendono esercitare l'attività di omeopata e laureati da almeno cinque anni, debbono presentare apposita istanza all'Ordine, documentando sotto la propria responsabilità, di avere acquisito una specifica formazione professionale in omeopatia e allegando la documentazione prevista dalla regolamentazione emanata dall'Ordine. 1) Requisiti e documentazione a) Curriculum
formativo. b) Curriculum
scientifico. c)Curriculum
professionale. 2)L'auto certificazione. L'attività di omeopata
svolta nelle strutture o nei presidi pubblici -
nell'ipotesi che venga allegata certificazione rilasciata
dai responsabili della struttura pubblica medesima - deve
essere dichiarata dal medico, sotto la propria
responsabilità, mediante autocertificazione. Analoga
certificazione deve essere presentata dal medico
che ha svolto l'attività di omeopata in regime libero
professionale. In questa ottica merita ricordare che le
autocertificazioni hanno validità a tutti gli effetti e
conseguentemente richiamano la responsabilità penale
degli autori. 3) La valutazione dell'Ordine. Ai fini della
valutazione della certificazione presentata dai medici
per il riconoscimento dell'attività di omeopata, è
condizione indispensabile che siano rispettati quanto
meno e contestualmente i su specificati criteri indicati
alle lettere a) b) e c) del punto 1, relativi
rispettivamente al curriculum formativo ed al curriculum
professionale. L'Ordine, comunque, si riserva ogni
momento la facoltà di verificare lesattezza delle
certificazioni esibite e delle dichiarazioni rilasciate.
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Come potete
leggere i primi punti che meriteranno un approfondimento sono
quelli riguardanti la Sanatoria e il Monte ore delle future
Scuole.
Per ciò che riguarda la Sanatoria
non possiamo tacere che molti Omeopati, formatatisi in anni
antecedenti al '90, non possono documentare il proprio iter
formativo per la semplice ragione che non tutti i corsi, una
volta, rilasciavano Diplomi.
Quanti si sono formati alle
lezioni, non strutturate, ma piene di esperienza dei grandi
dell'Omeopatia sia italiani che stranieri? Quanti formatosi
all'estero, da anni praticano l'Omeopatia e a loro volta, oggi,
la insegnano? Quanti hanno seguito un maestro, hanno studiato
autonomamente, hanno, per anni, assistito a visite omeopatiche
senza richiedere nessun Attestato di frequenza? Per ciò che riguarda il monte ore delle
scuole future ci piacerebbe conoscere la motivazione delle 330
ore proposte dall'Ordine, considerando che in Italia ed in
Francia, dove l'Omeopatia è di gran lunga più presente, sono
decenni che si applica un monte ore inferiore e non ci sembra che
gli Omeopati, uscite da queste Scuole, siano così impreparati
visto che i loro risultati clinici omeopatici hanno indotto il
Parlamento Europeo ad emanare una Direttiva sui medicinali
Omeopatici ed in Italia si sia arrivati al recepimento della
Direttiva Europea ed a questa delibera. Mi auguro che anche altre
Associazioni possano farsi portavoce di questi dubbi sia presso
l'Ord. Di Roma sia presso la FNOMCeO.
Non sarebbe incoraggiante
constatare che, dopo tanti proclami, le molte Associazioni
omeopatiche italiane esistenti facessero finta che niente sia
successo. Altro punto poco chiaro è la frase della delibera che
recita "...attualmente...240 ore...".
Se i nuovi criteri (330 ore)
dovranno decorrere dal 1999 è lecito pensare che tutto quello
che accade prima dovrebbe essere oggetto di Sanatoria, pertanto
200 ore.Come vedete di punti da chiarire ce ne sono un bel po',
ma siamo convinti che si potrà arrivare ad una positiva
soluzione. Alcuni di Voi potranno domandarsi perché la SMB
Italia, seppur rientrante nella Sanatoria e senz'altro in grado
di adeguarsi ad un monte ore diverso dell'attuale, si faccia
promotrice di una revisione di questa Delibera .
La risposta è nella ferma
convinzione, da noi sempre sostenuta, che non è più tempio di
"interessi di parrocchia". Le varie realtà
dell'Omeopatia italiana devono uscire dal proprio isolamento,
devono confrontarsi serenamente e risolvere i propri conflitti.
L'Omeopatia sta vivendo un
importantissimo momento che non ha più spazio per "battagli
sante" e per ciechi fideismi; non possiamo più
assistere a sterili diatribe su chi è che attua la Sola e
Vera Omeopatia. Una volta stabilito che cosa si intende per
Omeopatia non possiamo negare l'esistenza di vari percorsi
terapeutici che si seguono per arrivare alla medesima finalità:
la guarigione del paziente. Come si può affermare che, per
esempio, i medici omeopati francesi da decenni sbagliano nel
praticare la "loro" omeopatia solo perché' differente
da quella pratica, forse dagli omeopati sudamericani?
Certo, come associazione, non
possiamo accettare che il punto di vista di pochi, anche se ben
argomentato, possa far tacere la voce di quanti, seppur più
numerosi, non hanno l'opportunità di unirsi in una corale
presentazione. E0' per questo che la SMB ITALIA, grazie alla
presenza di Voi Soci, può e deve dare voce a quanti, per i più
diversi motivi, non possono personalmente intervenire. Un
associazione è espressione di quanti la compongono ed è la
Vostra volontà ed i Vostri diritti che cercheremo sempre di
portare avanti...Cercheremo di essere quanto più presenti
laddove si discuterà del Vs. futuro di omeopati e, sicuri
di poter contare sulla vostra adesione come soci della SMB italia
(perché più saremo più sapremo farci sentire), Vi invito a
partecipare, attraverso suggerimenti, indicazioni e proposte, al
lavoro che nel prossimo futuro andremo a sostenere.P. Paladino
Per informazioni rivolgersi a:
SMB ITALIA
Casella Postale 13,
00040 POMEZIA (Roma)
Tel. 06/9120898
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