Notiziario  SMB Italia
Autorizzazione tribunale di Roma n°30/93 del 28.01.1993. Direttore responsabile: P. Paladino -   editore: SMB Italia Società Medica Bioterapica Italiana. Sede legale: via F. Raguzzini 2-Roma-redazione:SMB Italia c/o lab. Dolisos via C. Poma snc Pomezia (Rm). Stampa: nuovo centro stampa - via Solfatara 130-00040 Pomezia (Rm). 
Gennaio-Marzo 1999
CI SIAMO. FORSE !!
A PROPOSITO DEL REGISTRO
CATARRO TUBARICO

 
 
 
 
 
 

Notiziario flash SMB Italia
anno VII n.1 Genn.- Marzo 1999

 
Ci siamo...forse!!
.

Dopo che su tutti i giornali si è parlato di omeopatia, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, e dopo che tutti, e dico tutti, hanno detto la loro, il presidente della FNOMC&O , dott. Aldo Pagni, chiamato in causa da un articolo comparso su “Repubblica”, ha diramato una risposta, che sembra più un comunicato, resa pubblica dalla FNOMC&O attraverso Internet.
Considerando che molti non ne sono ancora a conoscenza lo riporto qui di seguito. Ci sono passaggi che andrebbero chiariti ma, pur se non entrerò ora nel merito,  sono pronto ad ospitare il dibattito, sia su questo Notiziario che sulla Mailing List del nostro sito WEB,  che ne potrebbe scaturire. La novità è nel leggere che la FNOMC&O abbia ,in buona misura, accettato o suggerito le indicazioni riportate sulla Deliberazione dell’Ord. Med. di Roma e comunque, essendo una risoluzione della Federazione, dovrebbe aprire un dibattito in tutti gli Ordini. Forse!!
  Buona lettura.
P.Paladino
 
 
 
 

“ Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri"
Il Presidente

Dr.Guglielmo Pepe
Redattore Capo di "Salute"
La Repubblica
Piazza Indipendenza, 23/C
00185-Roma
fax n.06/49822923
 
 

Gentilissimo Pepe,

nel Suo editoriale del 28 gennaio dal titolo esortativo "Omeopati di tutta Europa unitevi" lamenta che la Corte Costituzionale abbia messo in  crisi migliaia di omeopati, impossibilitati a pubblicizzare la loro
"specializzazione" da una sentenza negatrice della Sua esistenza.
In realtà la Corte si è limitata, correttamente, a sostenere che poichè per il nostro ordinamento le "specializzazioni"riconosciute dalla legge sono quelle conferite dalle facoltà mediche, la "specializzazione" in omeopatia non può essere un titolo professionale di cui fregiarsi.
Ma a parte la disquisizione giuridica mi  preme replicare al Suo rilievo su una "politica di bassissimo profilo" da parte degli Ordini dei  Medici in merito alla omeopatia, con una premessa epistemologica.
L'omeopatia, come tutte le numerose pratiche extrascientifiche esistenti nel mondo (più di cento), e molto diverse tra di loro, non ha a tutt'oggi documentazione di efficacia dimostrata nella letteratura internazionale anche se qualche lavoro di ricerca compare
su riviste mediche accreditate.
Nessuno nega il valore "curativo" del placebo purché il medico sappia che può trattare con un placebo soltanto forme psicosomatiche.
Quanto agli effetti positivi, osservati dopo alcuni trattamenti empirici, non si può dimenticare che le nostre conoscenze prevedono la probabilità di alcune guarigioni "inspiegabili" (nella sperimentazione della terapia Di Bella ne attendevano alcune come
probabilità statistica, che non si sono verificate purtroppo! ) e che alcune malattie hanno una storia naturale che prevede una loro "autolimitazione" indipendentemente dalle cure praticate e un decorso e una
prognosi più lunga favorevole in alcuni malati e meno in altri.
E, infine, è indubbia l'importanza e il valore del medico come "farmaco"  laddove la suggestione vittoriosa e l'empatia riescono a mobilitare nel malato difese altrimenti inespresse.
Curare, prendersi cura, guarire hanno oggi un significato diverso dal passato per un cittadino partecipe delle decisioni del medico, ma la valutazione di una malattia e del suo decorso non consente nè semplificazioni nè certezze assolute perché ci sono i malati e
non le malattie, e la variabilità individuale è ben presente ai medici anche se limitata.
La scienza non vanta oggi verità assolute e immutabili, ma progredisce attraverso la fallibilità e gli errori, e un metodo di ricerca che la legittima e la controlla.
Questa è la condizione indispensabile per una pratica medica che non sia fantastica e bizzarra, delirante o frutto di opinioni non controllate,(anche se è vero che oggi meno del 20% delle nostre decisione è suffragato
da "prove") ed è per questo che, a tutela dei cittadini, denunciamo gli stregoni, i maghi, i guaritori, le fattucchiere, i ciarlatani e gli inventori di rimedi miracolosi.
Non mi pare onestamente di basso profilo una politica ordinistica che non riconosce come "atto medico" la danza della pioggia eseguita intorno ad un malato (anche se può fargli bene), ma che prescrive al medico di scegliere responsabilmente la cura più utile per il malato, non sostituendo cure di provata efficacia, con una danza rituale.
Neanche di basso profilo ci pare la decisione, recentemente assunta dalla FNOMCeO, di istituire, a fini soltanto conoscitivi ed epidemiologici, un registro dei medici che praticano l'omeopatia o l'agopuntura, e di indagare sui corsi seguiti da chi le pratica per sapere se le hanno apprese da testi inaffidabili (ce ne sono in giro tanti!) o, con corsi "accelerati" di qualche settimana, o attraverso scuole private che almeno prevedono un lungo tirocinio e un apprendimento rispettoso della tradizione filosofica che le ispira e di una pratica empirica consolidata.
Che poi alcuni Paesi europei siano "più  avanti" di noi è tutto da dimostrare, ammenochè non consideri progressista il patentino di Stato per i maghi in Germania (voluto dai gerarchi nazisti cultori dello occultismo),e ignori che la Francia ha una fiorente industria produttrice di farmaci
omeopatici che contribuisce non poco alla bilancia dei pagamenti
Cordiali saluti

AldoPagni 

Con preghiera di pubblicazione – Grazie “
 

 
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A
PROPOSITO DEL REGISTRO
Come già scritto precedentemente, per tutti i diplomati della Smb Italia ed iscritti all’Ordine di Roma, la dichiarazione delle ore non è necessaria in quanto abbiamo provveduto ad ufficializzare per tutti Voi, con lettera all’Ordine, l’ammontare delle ore comprensive delle esercitazioni cliniche Ricordo che per l’iscrizione al Registro è necessario, con la fotocopia del Diploma rilasciato ed una marca da bollo, recarsi personalmente alla segreteria dell’Ordine per autenticare la firma.
 
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CATARRO TUBARICO Vorrei segnalare l’importanza e l’utilità della terapia omeopatica in una complicanza frequente delle influenze e in genere dei raffreddamenti di questo periodo dell’anno: il catarro tubarico. Se andate da uno specialista otorino vi inviterà a prendere una grande quantità di cortisone per un certo periodo di tempo per di più con risultati incerti. Il vantaggio della terapia omeopatica è di ottenere risultati più brillanti in un tempo ragionevole e senza gli inconvenienti  legati a una  terapia  cortisonica massiva.Innanzitutto alcune norme di carattere generale e di igiene: se siete fumatori conviene smettere o almeno ridurre drasticamente il numero di sigarette, altrimenti il catarro tubarico vi farà compagnia molto più a lungo e in modo ancora più fastidioso del solito. Qualsiasi otorino vi dirà (giustamente) di fare delle instillazioni di soluzione fisiologica nelle narici per iniziare a sciogliere il catarro: possiamo aggiungere con profitto alla soluzione fisiologica delle gocce di OMEO BCP e ancora meglio una fialetta del complesso omeo bioterapico  DOLISOBIOS n° 13 due o tre volte al giorno, direttamente nella cavità nasale o per aerosol. Se poi siete di quelli che a ogni raffreddore hanno regolarmente una ostruzione tubarica vi conviene seguire per qualche tempo (un mese o due) un organoterapia drenante a base di  OREILLE MEDIE + TROMPE DE EUSTACHE + OSSEILETS DEL OREILLE + TIMPAN tutte alla 7CH, una fiala per via perlinguale a sere alterne. Come per tutte le bioterapie in fiale di soluzione fisiologica consiglio di tenere per un po’ di tempo la fiala  in bocca prima di inghiottirla (contate fino a 40). Vediamo ora più in dettaglio alcuni rimedi omeopatici adatti a questa patologia. Intanto se durante un episodio di raffreddore o se nel corso di un episodio influenzale si hanno improvvisamente dei dolori lancinanti all’ orecchio, soprattutto se il paziente è un bambino, dobbiamo subito pensare a una  otite acuta il cui rimedio precoce è il DOLICOCCIL 1000 (una dose ogni due ore)  e successivamente      BELLADONNA, ARSENICUM ALBUM e FERRUM PHOSPHORICUM a seconda delle similitudini ,ma questo esula da questo articolo.
 Comunque se la sintomatologia iniziale è un otalgia soprattutto nei bambini il farmaco più efficace è generalmente CHAMOMILLA che ha anche un azione rapida e che comunque va bene anche nei soggetti adulti se è presente una forte intolleranza al dolore (la diluizione migliore varia dalle 5 alle 30 CH, le 30 CH in genere sono più efficaci nei bambini a causa della similitudine più ampia). Se l’ otalgia compare bruscamente dopo esposizione a freddo secco o a tramontana accompagnata o no da raffreddore e febbre il rimedio più affidabile è ACONITUM da somministrare rapidamente e più volte nella giornata fino alla comparsa di sudorazione. Se il catarro tubarico si instaura rapidamente durante un episodio congestivo acuto il rimedio è di solito FERRUM PHOSPHORICUM rimedio di diatesi tubercolinica che è quella più frequentemente implicata nelle riniti tracheiti bronchiti a ripetizione e in genere a debolezza dell albero respiratorio e che si può accompagnare a febbre non molto elevata. Se la tuba  di Eustachio si “blocca” contestualmente a un forte raffreddore il rimedio da scegliere è MERCURIUS DULCIS (il calomelano)  a bassa diluizione da somministrare rapidamente per evitare il rischio di otiti medie. Se il raffreddore ha una secrezione muco-purulenta è preferibile ricorrere al più sicuro MERCURIUS SOLUBILIS. Se invece la situazione di catarro tubarico inizia a diventare cronica con diminuzione dell udito il rimedio principe è il classicKALIUM MURIATICUM (uno dei sali di Schussler) che presenta spesso il sintomo di “orecchio tappato” accompagnato a naso chiuso che < col freddo umido e che da origine a mucosità bianche filanti soprattutto nasali. Se la sensazione di tappo nelle orecchie tende a peggiorare in un ambiente chiuso e caldo e all inverso migliora all aria aperta (per esempio passeggiando) siamo entrati nel campo di azione di PULSATILLA o KALIUM SULFURICUM (il suo analogo minerale). Non voglio dilungarmi con altri rimedi anche perché quelli descritti sono di gran lunga i più importanti e per non rendere prolisso questo articolo; ne citerò solo un altro, MANGANUM che è utilissimo quando il catarro tubarico non determina diminuzione dell udito ma peggiora col freddo umido e soprattutto migliora in posizione supina (il biotipo MANGANUM vorrebbe stare sempre sdraiato sul letto).Per finire una piccola chiosa sulle diluizioni di questi rimedi (domanda sempre gettonatissima durante le lezioni della nostra scuola). Ricordo che la diluizione dipende dal grado di similitudine: se vi è similitudine di organo sono da preferire le basse diluizioni (4 o 5 CH), se la similitudine si allarga alle modalità (  < o > col freddo coll umidità ecc.) vanno bene dinamizzazioni più elevate (7 9 15CH). Se la similitudine comprende i sintomi mentali sicuramente migliori sono le alte o altissime potenze (200 CH e oltre). Come avete visto anche questa piccola patologia è suscettibile di successi colla nostra cara terapia omeopatica che sempre più persone stanno scoprendo come cura affidabile ed ecologica .

Dott.Giovanni Marinoni
 

 
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