Dal Daily Telegraph del 7/11/01:
La scienza offre una soluzione alla Omeopatia
Uhlig Robert corrispondente per la tecnologia
Una scoperta che ha stupito i chimici darebbe una evidenza
scientifica all'omeopatia e dimostra che non è, dopo tutto, acqua
fresca.
Gli omeopati diluiscono ripetutamente i rimedi, credendo
che più alta è la diluizione più è potente
il rimedio, fino ad arrivare che la diluizione finale è più
potente dell'ingrediente attivo e originale.
Gli scienziati da sempre hanno disconosciuto l'argomento,
perché il senso comune detta che la soluzione è diluita
così tanto che della sostanza attiva non rimane traccia.
Ora, una squadra di scienziati della Corea Meridionale,
ha scoperto casualmente che le molecole disciolte si raggruppano insieme
quando la soluzione è diluita. Tanto più la soluzione
è diluita maggiormente, i gruppi di molecole (clusters) si uniscono
insieme per formare gruppi più grandi.
Kurt Geckler, un chimico, e il suo collega, Shashahar
Samal, hanno fatto questa scoperta mentre studiavano alcune molecole
di carbone al Kwangji Institute of Science and technology. .
La scoperta, controllata due volte e confermata con il
microscopio elettronico, va contro la credenza convenzionale e anni di
insegnamento che affermano che le molecole si disperdono uniformemente
e separatamente con l'aumentare della diluizione.
The New Scientist scrive:
"la scoperta potrebbe indicare il meccanismo d'azione
di come l'omoeopatia agisce, un campo che ha sfidato per anni le spiegazioni
scientifiche."
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From Daily Telegraph
7/11/01:
Science offers solution to homeopathy
By Robert Uhlig, technology correspondent
A chance discovery that has amazed
chemists might provide scientific evidence to prove that homeopathy is
not utter hokum after all.
Homeopaths repeatedly dilute remedies,
believing that the higher the dilution the more potent it becomes, until
at ultimate dilution the solution is more potent than the original active
ingredient.
Scientists have always disclaimed
the argument, partly because common sense dictates that the solution
is so diluted that none of the active ingredient remains.
Now a team of scientists based
in South Korea has inadvertently discovered that dissolved molecules cluster
together as the solution is diluted. When the solution is diluted further,
the clusters clump together to form even larger clusters.
Kurt Geckler, a chemist,
and his colleague, Shashahar Samal, stumbled on the effect while
investigating ullerenes, huge carbon molecues, at the Kwangji Institute
of Science and technology.
The finding, double-checked and
confirmed with electron microscopy, goes against conventional wisdom and
years of teaching that molecules disperse farther apart the more the solution
is diluted.
The New Scientist reported:
'the finding may provide a mechanism
for
how some homoeopathic medicines
work, something that has defied scientific explanation for years.' |