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notizie :: VACCINAZIONI ED OMEOPATIA
Dott. G.F.Trapani
Cari Colleghi,
in questi giorni la Federazione Regionale
Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri
della LIGURIA che raggruppa le nostre
4 province, ha aperto una discussione
su un articolo uscito su un sito on
line sulla posizione dei Pediatri
omeopati sulle vaccinazioni .
La reazione dei colleghi Pediatri
di Base a questo articolo è
stata molto forte, leggete di seguito
”Scoprirete che le vaccinazioni
possono far ammalare del morbo della
mucca pazza, possono causare la malattia
per la quale si è fatta la
vaccinazione e altre amenità
del genere.
P.S. Una domanda: l'OdM può
fare qualcosa per impedire a un laureato
in medicina e chirurgia di diffondere
nozioni mediche senza alcun fondamento
scientifico”
Effettivamente le posizioni espresse
dal Collega omeopata sulle vaccinazioni
sono molto radicali e poco sostenibili,
ecco alcuni brani tratti dal lungo
articolo:.
"Una vaccinazione rinforza
l’immunità umorale e
indebolisce quella cellulare. Se ciò
accade quando il bambino ha solo pochi
mesi di vita e la sua immunità
cellulare è in via di formazione,
la conseguenza sarà una forte
diminuzione del suo meccanismo naturale
di difesa e una maggiore sensibilità
a contrarre infezioni in genere. La
maggior parte degli immunologi è
dell’opinione che il sistema
immunitario dell’organismo se
viene spostato troppo dal livello
cellulare al livello umorale diventa
molto meno efficace e qualsiasi disturbo
comincia ad assumere un carattere
di cronicità: questo spiega
il considerevole aumento della “allergie”
nei bambini!
Non si può dire che esista
un’opposizione preconcetta da
parte dei pediatri omeopati - il concetto
di vaccinazione è assimilabile
al principio omeopatico del simile
che cura il simile, inoltre è
innegabile che questo tipo di intervento
sanitario abbia contribuito efficacemente
a eliminare o per lo meno a ridurre
la morbosità di alcune gravi
malattie. Le vaccinazioni sono una
formidabile arma di prevenzione per
le malattie infettive ed una delle
grandi conquiste della medicina, hanno
un unico difetto sono dei farmaci
e vengono iniettati in lattanti a
3 mesi nuovamente a 4 mesi e ancora
a 12 mesi. Ora per noi pediatri che
abbiamo studiato l’omeopatia
e che abbiamo fatto dell’aforisma
ippocratico Primum non nocere cioè
prima di tutto non nuocere, vuol dire
che cerchiamo di usare i farmaci con
molta oculatezza, nei casi di estrema
necessità per non danneggiare
il sistema immunitario dei bambini
perché siamo convinti che il
vero problema della salute (e i casi
della mucca pazza e dell’uranio
impoverito ce lo confermano) non è
tanto quello di curare le malattie
perfezionando sempre di più
i mezzi d’intervento (farmacologici
e non) bensì quello di arginarne
lo sviluppo gestendo il proprio corpo
in modo corretto assumendosi in prima
persona la gestione della propria
salute.Oltre questo i vaccini
contengono quantità - seppur
infinitesimali, ma farmacologicamente
attive - di stabilizzanti (albumina
umana = Prioni - che possono trasmettere
il morbo della mucca pazza = vedi
vaccino Morbillo, Parotite, Rosolia)
o antibiotici (kanamicina e streptomicina)
che spesso sono necessari per prevenire
la crescita batterica e stabilizzare
l’antigene. Inoltre i vaccini
sono composti da sostanze chimiche
chiamate adiuvanti, necessarie perché
il vaccino provochi la risposta anticorpale,
ma di cui non è chiaro il meccanismo
d’azione, anche se è
chiaro che senza adiuvanti i vaccini
non funzionano (ottimo esempio di
medicina scientifica?!). L’adiuvante
più usato è l’alluminio,
metallo che non possiamo dire proprio
innocuo. In diversi casi si possono
scatenare reazioni da ipersensibilità
verso questi componenti, anche se
il più delle volte è
ben difficile capire quale sia il
componente che ha scatenato la reazione
nel ricevente
Gli effetti collaterali delle
vaccinazioni
Vediamo quali sono questi effetti.
Reazioni locali: un’iniezione
mal praticata può causare un
ematoma o l’infiammazione di
un nervo.
Reazioni allergiche: alle diverse
componenti sopra illustrate dei vaccini.
Scatenamento della malattia: può
accadere che la vaccinazione provochi
la malattia per evitare la quale si
è fatta la vaccinazione.
Scatenamento di malattie allergiche:
recentemente è stata sottolineata
la correlazione tra l’uso spregiudicato
dei vaccini contro le comuni malattie
infettive dell’infanzia e l’insorgenza
di malattie allergiche.
Complicanze da vaccino: in alcuni
casi si hanno complicanze neurologiche
gravi (al ministero della Sanità
ci sono giacenti 7.000 richieste d’indennizzo
per danni neurologici gravi da vaccinazioni).
Spesso, immediatamente dopo la vaccinazione,
i bambini hanno febbre, disturbi intestinali,
inappetenza, alterazioni del tono
dell’umore e del sonno etc…
che possono essere di breve durata
ma che possono anche persistere a
lungo; non pochi casi giungono alla
nostra osservazione in cui i genitori
dicono “Da quando ha fatto la
vaccinazione non è più
lui". Per le USL o i medici pediatri
tradizionali questi disturbi non esistono
o non sono da mettere in correlazione
con la vaccinazione, ma piuttosto
con la dentizione o con altre motivazioni.Eventuale
rapporto con malattie cronico - degenerative
e malattie neurologiche o miodistrofie:
è nostra convinzione che esista
una relazione fra malattie croniche
degenerative e l’uso di certi
vaccini. Purtroppo nessuna grande
azienda del farmaco si prende la briga
di fare studi in questo senso, perché
la medicina ufficiale, lavora con
il paraocchi e non vuole concepire
una possibilità del genere.
Poiché per essere socialmente
efficaci le vaccinazioni devono essere
anche economiche, lo Stato non fa
fare accertamenti prima e dopo la
vaccinazione che porterebbero a ridurre
drasticamente queste “prevedibili
perdite”.
Cosa fare
Il consiglio che posso darvi è
di vaccinare solo contro il tetano
i bambini che vivono in campagna e
possono accidentalmente ferirsi quando
cominciano a camminare, verso i 15
- 18 mesi, sapendo che il batterio
del tetano, il Clostridium tetani,
è un germe anaerobio (cioè
non riesce a sopravvire in presenza
d’ossigeno) per questo si dice
di stare attenti alle ferite da punta
che non possono essere facilmente
disinfettate e altra particolarità
vive solo dove vivono cavalli, quindi
campagne dove il cavallo è
utilizzato per il trasporto o l’aratura
dei campi, scuderie, circoli ippici.
Quindi per i bambini che vivono in
città non fare nessun tipo
di vaccino e se proprio si è
decisi a vaccinare fare prima alcune
indagini di laboratorio: 1) Emocromo,
formula leucocitaria 2) Tipizzazione
linfocitaria, dosaggio IgG e IgM 3)
tipizzazione TISSUTALE HLA (A,B,C)
HLA DR ,DQ. (laboratorio di tipizzazione
tessutale e d’istocompatibilità)
4) Elettroforesi immunoglobuline "
Come avrete letto mentre il principio
dell’uso dissennato della pratica
vaccinale (sono quasi trenta i vaccini
che vengono proposti nel primo anno
di vita) può dar adito ad una
discussione sull’uso congruo
di questo strumento di prevenzione,
diversa è la posizione di consigliare
l’esecuzione di un solo vaccino
(antitetanico) dimenticando i successi
ottenuti dagli altri vaccini come
quello contro la polio o la pertosse.
Non possiamo dimenticare ad esempio
l’eidemia di pertosse del Giappone
nel 1979 con 13.000 casi e 41 decessi.
Però ripetiamo ceh questo mezzo
di prevenzione necessita di riflessioni
più attente e meno entusiastiche
come invece fanno allo stesso modo
i sostenitori della vaccinazione di
massa. In quest giorni partirà
la campagna per la vaccinazione delle
giovani dodicenni con il vaccino per
due sottotipi di papillomavirus e
per la prevenzione del tumore dell’utero.
Questo vaccino è veramente
nuovo, poco sperimentato e con effetti
collaterali ancora poco chiari, perché
bisogna vaccinare tute le ragazze
in modo acritico e tutte allo stesso
modo?
Ho trovato nella SIOMI un valido alleato
per sostenere la tesi di un rapporto
meno conflittuale con le vaccinazioni,
più critico e nello stesso
tempo più aperto.
Con il Presidente della SIOMI ed il
segretario della SMB Italia abbiamo
deciso pubblicare sul nostro sito
la posizione della SIOMI in un documento
ufficiale sulle vaccinazioni .
Colgo questa occasione per invitarvi
a leggere ed a discutere di questi
problemi e per chiedervi di trascorrere
due giorni il 5 e 6 maggio a Riccione
al convegno “L’umanità
in Medicina” per discutere sia
dei problemi politici che riguardano
la nostra categoria, sia dei problemi
medici e scientifici che riguardano
il mondo dell’omeopatia e della
medicina integrata, poiché
è giusto sostenere un’associazione
che ci fornisce gli strumenti utili
per discutere con chi si pone in conflitto
con il mondo della medicina classica.
Articolo
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