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Ultime notizie :: Allium Sativum

Allium sativum

(Allium sativum L.- Fam. Liliacee)

Dott. Antonio Tonietti

PARTI UTILIZZATE

I bulbi.

COMPOSIZIONE CHIMICA

I bulbi dell’aglio contengono al loro interno una complessa serie di sostanze solforate, responsabili delle sue moltissime attività farmacologiche.
All’interno dei bulbi freschi si ritrova principalmente una sostanza inattiva e inodore, l’alliina (S-allil-cistein solfossido). Questa viene convertita nella sostanza attiva allicina (estere allilico dell’acido alliltiosolfonico), ad opera dell’enzima alliinasi che viene liberato dai vacuoli che lo contengono quando si opera meccanicamente sui bulbi (Rabinko A, Zhu Xz, Grafi G, Galili G, Mirelman D, Appl Biochem Biotechnol, 1994; 48:149-71) . L’allicina è la sostanza responsabile del caratteristico odore dell’aglio; è una molecola instabile e può essere isolata solo per distillazione in corrente di vapore a pressione ridotta. L’ olio essenziale, ottenuto per distillazione in corrente di vapore, presenta al suo interno diverse frazioni derivate dall’allicina; Semmler ne identificò quattro:bisolfuro di allilpropile, bisolfuro di allile, trisolfuro di allile e tetrasolfuro di allile. (Semmler F. W., Arch. Pharm., 230, 434 1892). Dalla decomposizione dell’ allicina derivano poi tutta una serie di composti solforati che sono più o meno presenti a seconda del tipo di preparazione dell’aglio: succo di aglio fresco, (RGJ), succo d’aglio riscaldato, aglio in polvere disidratato, aglio in polvere bollito e disidratato, estratto d’aglio invecchiato (AGE). Quest’ultima preparazione è stata particolarmente studiata, in quanto l’invecchiamento favorisce la formazione di composti organosolforici idrosolubili particolarmente stabili, facilmente assorbibili attraverso la mucosa intestinale e dotati di spiccata attività antiossidante: S-allilcisteina e S-allilmercaptocisteina.(Borek C., J Nutr 2001 Mar; 131(3s):1010S-5S)

ATTIVITÀ DIMOSTRATE SCIENTIFICAMENTE:

· Atività ipolipemizzante ed antiaterogena
· Attività a livello cardiovascolare
· Attività antitumorale
· Attività antibiotica
· Attività antiossidante e di protezione contro gli effetti tossici di diverse sostanze

DESCRIZIONE DI LAVORI SCIENTIFICI:

· Atività ipocolesterolemizzante ed antiaterogena:

L’ effetto dell’aglio nel trattamento dell’ipercolesterolemia è stato oggetto di numerosi studi che hanno portato spesso a risultati contrastanti. A tale riguardo si è rivelata particolarmente utile una meta-analisi condotta da Stevinson, Pittler ed Ernst sui dati disponibili in letteratura. Gli autori hanno potuto concludere che l’aglio è effettivamente superiore al placebo nel ridurre i livelli di colesterolo totale nel sangue, sebbene il suo effetto sia modesto: l’utilizzo di questa pianta nel trattamento dell’ipercolesterolemia è quindi di dubbio valore.( Stevinson C , Pittler MH, Ernst E, Ann Intern Med. 2001 Jul 3; 135 (1):65-6)
Per quanto concerne il meccanismo con cui tale azione si esplica si trovano in letteratura diverse ipotesi.
Gupta e Porter hanno ad esempio dimostrato la capacità di diverse sostanze contenute nell’estratto d’aglio fresco di inibire in colture di epatociti la biosintesi di colesterolo; tale azione è riconducibile all’inibizione della squalene monoossigenasi umana, l’enzima chiave della biosintesi del colesterolo. (Gupta N, Porter TD, J Nutr, 2001 Jun; 131 (6):420-9)
É stata dimostrata anche una attività dell’aglio nell’ostacolare il processo di formazione delle lesioni aterosclerotiche che si esplica grazie alla capacità della S-allilcisteina di inibire due processi biochimici associati allo sviluppo delle lesioni stesse: l’ ossidazione delle LDL (low-density lipoprotein), e la attivazione dell’NF-kB.(Ho SE, Ide N, Lau BH, Phytomedicine, 2001 Jan; 8(1):39-46)

· Attività a livello cardiovascolare

È stata dimostrata in diversi lavori scientifici la capacità dell’aglio di ridurre numerosi fattori di rischio cardiovascolare.
L’ AGE in particolare si è rivelato particolarmente efficace nell’inibire l’aggregazione e l’adesione piastrinica, funzioni implicate in fenomeni quali l’infarto del miocardio e l’ischemia (Steiner M, Li W, J Nutr 2001 Mar; 131(3s):980S-4S).
Altri autori hanno invece dimostrato la capacità del metil-alliltrisolfuro (un componente dell’olio essenziale d’aglio ottenuto per distillazione in corrente di vapore) di interferire con la biosintesi di prostaglandine e trombossani per inibizione della PGH sintasi, l’enzima chiave della cascata dell’acido arachidonico (Ariga T, Tsuj K, Seki T, Moritomo T, Yamamoto JI; Biofactors 2000; 13 (1-4):251-5). Tale effetto serve probabilmente a spiegare l’ipotensione indotta dall’aglio, in quanto blocca la biosintesi di prostanoidi quali il trombossano-B2 e la PGE-2, che sono coinvolti direttamente nei processi di diuresi, natriuresi e kaliuresi (AL-Qattan KK, Khan I, Alnaqeeb MA, Ali M; Prostaglandins Leukot Essent Fatty Acids 2001Jan;64(1):5-10).
La somministrazione dell’aglio in polvere (nella dose di 800 mg/die) risulta utile nel trattamento dei disordini occlusivi periferici; i pazienti trattati migliorano le loro capacità deambulatorie dopo cinque settimane di terapia, in concomitanza con la riduzione dell’aggregazione spontanea dei trombociti; inoltre si osserva in tali pazienti una riduzione della pressione diastolica, della viscosità del plasma e del tasso di colesterolo.(Kiessewetter H et Al.; Clin investig, 1993, May; 71(5):383-6).

· Attività antitumorale

L’ attività antiproliferativa nei tumori umani di numerosi derivati dell’aglio è ormai assodata I meccanismi di azione attraverso cui tale attività si esplica sono molteplici:induzione dell’apoptosi, rallentamento della progressione del ciclo cellulare (ed in particolare nella fase G(2)/M)(Knowles LM, Milner JA, J Nutr, 2001 Mar; 131(3s):1061s-6s)(Hirsch K et Al;Nutr Cancer, 2000;38(2):245-54)(Frantz DJ et Al;Nutr Cancer, 2000;38(2):255-64), modificazione nelle vie di trasduzione del segnale al nucleo (Pinto JT, Rivlin RS, J Nutr, 2001 Mar; 131(3s):1058s-60s).
L’induzione dell’apoptosi è stata studiata in particolare nelle cellule HL-60 della leucemia umana(Kwon KB, et Al; Biochem Pharmacol, 2002 Jan 1; 63(1):41-7); l’apoptosi viene causata da una serie di eventi a catena: il diallildisolfuro contenuto nell’aglio attiva, attraverso un aumento del perossido di idrogeno intracellulare, la caspasi-3, un enzima che scinde la poli-ADP-ribosio polimerasi; a tale evento fa seguito una frammentazione del DNA che porta all’apoptosi.
Oltre a quelli sopra elencati sono stati proposti anche altri meccanismi per spiegare l’attività antitumorale dell’aglio e dei suoi derivati. É stata di recente dimostrata l’attività antitumorale del diallildisolfuro, che si esplica in maniera duplice. Questo derivato dell’aglio è un substrato del citocromo P-450 2E1(CYP2E1), che lo trasforma prima in diallilsolfossido e poi in diallilsolfone; questi tre composti non solo riducono l’incidenza di diversi tumori indotti con sostanze chimiche nei modelli animali, ma sono anche inibitori del CYP2E1, sia competitivi (diallildisolfuro e diallilsolfossido), che suicidi(diallilsolfone). Si ipotizza quindi che oltre ad un effetto diretto, tali sostanze esplichino un effetto indiretto nei processi carcinogenetici in quanto bloccano l’attivazione di fase uno di sostanze potenzialmente cancerogene(Moon et al.;Nutr Cancer,2000;38(1):98-105).
É stata dimostrata inoltre l’attività antitumorale del diallildisolfuro nella crescita di tumori associati all’H-ras oncogene trasformato, che si esplica attraverso l’inibizione dell’associazione della p21(H-ras) alla membrana (Singh SV, J Nutr, 2001 Mar; 131(3s):1046s-8s).

· Attività antibiotica

Già Luis Pasteur nel secolo scorso era a conoscenza delle proprietà antibatteriche del succo dell’aglio. Da allora sono stati numerosissimi i lavori che si sono susseguiti ed hanno evidenziato le peculiari capacità antibatteriche dell’aglio: è attivo sia sui gram+ che sui gram-; è attivo nel contrastare la diarrea indotta dai più comuni batteri intestinali patogeni; è attivo contro i ceppi resistenti ai comuni antibiotici; è in grado di sinergizzare con gli antibiotici stessi; il suo uso è in grado di contrastare anche la produzione di tossine da parte dei microorganismi. (Sivam GP; J Nutr, 2001 Mar; 131(3s):1106S-8S).
Particolare interesse è stato rivolto all’uso dell’olio essenziale dell’aglio nella cura di dispepsie provocate da Helicobacter pylori. Mentre gli studi in vitro si sono dimostrati promettenti (Sivam GP; J Nutr, 2001 Mar; 131(3s):1106S-8S), quelli in vivo non hanno portato a risultati conclusivi (Mc Nulty CA et Al; Helicobacter 2001 Sep6(3):249-53).
Studi in vivo, condotti in doppio cieco, hanno invece dimostrato come la somministrazione di capsule contenenti allicina, somministrate giornalmente a dei volontari per un periodo di dodici settimane, risulti utile nella prevenzione delle malattie da raffreddamento (Joslig P;Adv Ther 2001Jul-Aug;18(4):189-93).
L’Aglio oltre a possedere attività antibatteriche svolge anche attività antimicotiche, antivirali e antiprotozoarie(Harris JC, et Al; Appl Microbiol Biothecnol 2001 OCT;57(3):3454-5).

Attività antiossidante e di protezione contro gli effetti tossici di diverse sostanze

Le speci reattive dell’ossigeno (ROS) sono coinvolte nella modificazione ossidativa del DNA dei lipidi e delle proteine, processi alla base dell’invecchiamento, dei tumori e di numerose altre patologie di tipo neurodegenerativo, infiammatorio o a livello cardiovascolare. L’AGE svolge una importantissima attività antiossidante grazie alle numerose sostanze fitochimiche che contiene (composti organosolforici idro- e lipo-solubili, flavonoidi, allixina e selenio). Tale attività si esplica tramite un attivo scaveging delle ROS, una stimolazione degli enzimi superossidodismutasi, catalasi e glutatione perossidasi, nonchè grazie ad un aumento del glutatione stesso nelle cellule (Borek C., J Nutr 2001 Mar; 131(3s):1010S-5S).
La stimolazione dell’attività glutatione perossidasi, unita a quella della glutatione S-transferasi, è alla base, inoltre, del processo di epatoprotezione svolto dal diallilsolfuro e dal diallildisolfuro nel danneggiamento del DNA indotto dall’aflatossina B1 (Sheen LY et Al.; Toxicol Lett 2001 May;31,122(1):45-52).
L’aglio svolge attività profilattiche in moltissimi tipi di avvelenamento.
É utile, ad esempio, contro il veleno dei serpenti (Rahmy TR et Al; J Nat Toxins 2001 may; 10(2):137-65), negli avvelenamenti da piombo (Senapti SK et Al; J Ethnopharmacol 2001 Aug;76(3):229-32), nell’overdose da acetaminofene (Sumioka et Al;Eur J Pharmacol 2001 Dec 21;433(2-3):177-85).

FARMACOCINETICA

In letteratura si ritrovano studi relativi alla farmacocinetica di alcuni particolari costituenti dell’aglio dopo somministrazione orale. L’S-allilcisteina somministrata in modelli animali viene prontamente assorbita nel tratto gastrointestinale e distribuita al plasma, al fegato ed ai reni (Nagae S et Al; Planta Med; 1994; 1994; 60:214-7). Nel ratto è stata studiata la S35 -alliina marcata: La massima concentrazione ematica si raggiunge dopo dieci minuti dalla somministrazione; l’escrezione è prevalentemente ematica (Lachmann G et Al.; Med Welt; 1991; 42(7a):48).

PREPARAZIONI FARMACEUTICHE E POSOLOGIA

L’aglio può essere consumato tal quale nella quantità di uno spicchio più volte al giorno.
La tinctura allii sativi viene utilizzata nelle quantità di 20 gocce tre volte al giorno.
Il succo di aglio fresco è indicato nelle quantità di un cucchiaio tre volte al giorno.(Weiss R;Trattato di Fitoterapia, Aporie, 1995, Città di Castello)
In commercio si ritrovano numerosi tipi di capsule d’aglio, contenenti sia il concentrato oleoso racchiuso in opercoli gelatinosi, sia il fitocomplesso totale sotto forma di polvere; citiamo a titolo esemplificativo il KWAI della Solvay Farma; ogni opercolo contiene 300 mg di polvere di aglio essiccata, contenente il 10-14% di allicina. Gli opercoli vanno consumati nella quantità di tre opercoli al giorno.
Nei Medicamenta VI edizione (1965), vengono inoltre riportate: estratto fluido: XX-XXX gocce, più volte al giorno; Estratto molle idroalcolico: 0,10-0,15 g pro dosi; per via intramuscolare:olio essenziale in soluzione all’1% in olio di oliva 1-2 cc ogni due giorni.

EFFETTI INDESIDERATI

Disturbi gastrointesinali e reazioni allergiche sono state riscontrate in rari casi (Siegers CP, Cardiology in practice, 1989; Sept (suppl):14-5).

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