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notizie :: Le risposte
ad un articolo bizzarro del quotidiano
“La Stampa”
di Gianfranco Trapani (direttore didattico SMB ITALIA)
Il giornale “La Stampa”
ha pubblicato Domenica 31 Gennaio
un articolo a cura di Egle Santolini
“Un overdose di omeopatia”,
una replica a cura di Elena Lisa ed
un commento di Eugenia Tognotti. Voglio
ringraziarle, come medico che attinge
da 30 anni con scienza e coscienza
ad ogni conoscenza (nel limite delle
sue possibilità) della medicina
classica e complementare, per risolvere
i problemi di salute dei pazienti
e per farli vivere meglio, perché
ancora una volta fanno parlare dell’omeopatia,
anche se in un modo bizzarro. Non
me la sento di inalberarmi verso questo
lavoro, perché è buffo
e simpatico, come possiamo metterci
a discutere di un gruppo “ Meresyde
Skeptic Society” di Liverpool
che compie un gesto che è poco
meno (e non poco più) che un
atto goliardico? Non si può
prendere sul serio chi dice davanti
alle telecamere “Attenzione
noi sappiamo come farlo e lo facciamo
al posto vostro. Voi però non
provateci in prima persona”
Hanno paura dell’acqua fresca
o conoscono le potenzialità
della medicina omeopatica ed hanno
scelto un modo per assumerla sicuro
e privo di effetti collaterali (spero
che nessuno di loro, soffra di eczemi,
gastrite o asma notturna o forse sono
stati attenti a questi particolari,
ma non è dato sapere).
Tuttavia, le risposte al titolo erano
già nell’articolo e tanti
dei nostri amici e colleghi omeopati
non se ne sono accorti.
Sul fianco dell’articolo a cura
di Egle Santolini, una colonna riporta
I NUMERI: 9 milioni di pazienti e
di questi il 90% soddisfatti dalle
cure, 20 mila medici che prescrivono
omeopatia. A questo punto la riflessione
è: vale più il gioco
di 300 “scettici” goliardici
e simpaticoni che si divertono in
gruppo davanti alla televisione e
urlano nel loro sito insulti contro
il Governo inglese che tutela in modo
democratico la salute dei cittadini,
o l’opinione di migliaia di
professionisti e di milioni di persone
che si curano da anni con i farmaci
omeopatici e ne sono soddisfatti?
Lascio a voi la logica conclusione.
Infine Eugenia Tognotti scrive in
fondo al suo commento una domanda:
“Il fatto è che nelle
medicine alternative entrano in gioco
elementi ritenuti importanti, l’accentuazione
delle particolarità individuali,
l’attenzione al paziente, il
legame tra la personalità e
la tendenza alla malattia. Siamo nell’ambito
dell’antica arte della cura,
un’arte perduta? Attenta alla
totalità della persona umana
e non solo alla sua macchina organica.”
Ebbene, la risposta di migliaia di
professionisti seri della medicina
integrata, di milioni di pazienti
che da oltre duecento anni si sono
curati e si curano con questi farmaci
è forte e chiara: “Si,
siamo nell’ambito dell’antica
arte della cura, del rispetto della
persona, della sua storia e del passato
e del suo futuro, dell’ambiente
nel quale vive e della sua dignità
nella scelta di come vuole vivere
e di come vuole curarsi.”
Per concludere credo che anche la
“ Meresyde Skeptic Society”
di Liverpool ed il giornale La Stampa
abbiano fatto un favore alla Medicina
Omeopatica, molti miei pazienti mi
hanno detto “ Dottore ma questi
signori giocavano e volevano far parlare
di loro, guardi mio figlio come sta
bene da quando segue queste cure e
lui non è influenzabile, non
si può parlare di effetto placebo”,
insomma solo chi vuole può
farsi angosciare o mettere nel dubbio
da uno scherzo.
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