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notizie :: La risposta della SMB
Italia al Prof Garattini
Chiarissimo Professore
Ho letto con curiosità ed attenzione
le sue dichiarazioni sulla Medicina
Complementare ed in particolare sulle
terapie omeopatiche. Devo constatare
che nulla è cambiato da quanto
diceva nella metà degli anni
’80, sulle pagine del Sole 24
ore, quando abbiamo avuto uno scambio
di opinioni e Lei ha risposto esprimendo
questi concetti, che a quanto leggo
sono rimasti immutati nel tempo.
La sorprenderà eppure la SMB
Italia, della quale sono direttore
didattico è d’accordo
con Lei quando afferma <La sostituzione
di un farmaco può provocare
l'aggravamento della malattia e danni
irreversibili>, infatti nessun
medico omeopata formato nelle scuole
Italiane, non solo quelle della SMB
Italia, ha mai proposto una cosa del
genere.
Lei afferma <La medicina omeopatica
di per sé non crea danni, perché
non contiene nulla>. Anche su questo
siamo d’accordo i farmaci omeopatici
non contengono nulla che possa essere
dimostrato dalle conoscenze scientifiche
attuali. Le vorrei ricordare tuttavia
che anche l’acido acetilsalicilico,
è stato usato per decenni senza
comprendere il meccanismo d’azione.
La scoperta che provocava la sindrome
di Reye, ovvero data nella fase iniziale
di infezioni virali, influenza o varicella,
predispone allo sviluppo di sintomi
come vomito protratto, disattenzione,
irritabilità, confusione, convulsioni,
associati o meno allo sviluppo di
un'encefalopatia non infiammatoria
e sofferenza epatica.
Durante gli anni 80, negli Stati Uniti
e in Gran Bretagna sono stati informati
i genitori affinché non somministrassero
aspirina ai figli (sotto i 12 anni
di età), in presenza di malattie
simil-influenzali. Come alternativa
sicura alla aspirina, veniva suggerito
il paracetamolo (recentemente sono
stati avanzati dei dubbi anche su
questo farmaco).”
Di fronte ad effetti gravi come questi,
non ci sono state levate di scudi
o articoli di giornale veementi e
scandalistici. Lo stesso discorso
vale per migliaia di altri farmaci,
gli errori terapeutici e gli effetti
mortali dei farmaci costituiscono
la terza causa di morte dei pazienti
americani, ovvero 750.000 morti l’anno.
Lei afferma «E' bene che i cittadini
si informino», ebbene anche
su questo noi siamo d’accordo,
sono oltre 9 milioni le persone che
utilizzano le medicine complementari
senza problemi o complicazioni gravi,
e soprattutto senza abbandonare terapie
importanti o salvavita.
Caro Professore, il suo impegno a
difesa della Medicina è notevole,
e noi le ricordiamo che la pratica
delle Medicina Complementare è
affidata a medici preparati la utilizzano
solo per migliorare le possibilità
di guarigione dei cittadini e diminuire
gli effetti collaterali dei farmaci
chimici.
Nulla di alternativo quindi, solo
integrazione del sapere medico.
Quindi le chiediamo di un confronto
culturale aperto e senza preconcetti,
non bisogna difendere delle posizioni
di potere, se si vuole realmente salvaguardare
la salute dei cittadini e siamo sicuri
che su questo terreno può iniziare
un dialogo.
dott. Gianfranco Trapani
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