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Ultime notizie :: CAMBIAMENTO E RIVOLUZIONE IN FARMACIA

CAMBIAMENTO E RIVOLUZIONE IN FARMACIA
La Farmacia diventa centro della salute interprofessionale e il Farmacista da consigliere si trasforma in consulente certificato.
di Rocco Carbone

Venerdì, 20 giugno 2014, è stato presentato presso il Ministero della Salute, il Manuale "Linee di indirizzo sugli strumenti per concorrere a ridurre gli errori in terapia farmacologica nell'ambito dei servizi erogati dalle Farmacie di Comunità".
All’assise hanno preso parte i rappresentati delle principali categorie interessate al progetto: il direttore generale della Direzione della Programmazione Sanitaria del Ministero, Francesco Bevere; il presidente della Fofi, Andrea Mandelli; il presidente della Sifo, Laura Fabrizio, il presidente SIMG, Claudio Cricelli; il presidente IPASVI, Annalisa Silvestro.
“L’auspicio di Mandelli è che “questo Manuale sia solo il primo passo di un’operazione culturale importante, volta a far recuperare al nostro paese il ritardo nell’ambito della pharmaceutical care e a supportare efficacemente quell’evoluzione del ruolo professionale del Farmacista, così come degli altri professionisti della salute, che si impone per il mantenimento di un equo accesso alle cure più efficaci, che sono le caratteristiche che hanno da sempre caratterizzato la sanità italiana”.
Il direttore generale della Direzione della Programmazione Sanitaria del Ministero, Francesco Bevere ha evidenziato il ruolo sociale e sanitario che nel corso degli anni ha assunto la Farmacia territoriale e di comunità, tale ruolo, sarà ulteriormente rafforzato con lo sviluppo di nuovi servizi in Farmacia. Inoltre, ha sottolineato che il documento guida è indirizzato a tutti i professionisti che lavorano sul territorio e in ospedale, coinvolti a vario titolo nel processo di gestione dei farmaci affinché possano condividere strategie e metodologie di lavoro tali da incidere decisamente sulla qualità dell’assistenza e sulla prevenzione degli errori in terapia”.
Il presidente della SIFO, Laura Fabrizio, ha illustrato la possibilità di utilizzare la Farmacia dei servizi come spazio privilegiato di dialogo tra i cittadini e l’equipe di professionisti sanitari operanti sul territorio, che con responsabilità e professionalità vivono nella quotidianità la loro vita professionale e contribuendo con la loro capacità a costruire il bene comune.
Il presidente del collegio professionale degli infermieri (IPASVI), Annalisa Silvestro, ha espresso vicinanza a questo progetto e sottolineando la necessità di avere una struttura di comunità diffusa sul territorio di riferimento per i pazienti e per i professionisti della salute.
Il presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), Claudio Cricelli, ha sottolineato l’importanza della partecipazione del Farmacista nella prevenzione e controllo di patologie croniche e nello screening di determinate patologie e come tale collaborazione abbia reso possibile la diffusione e partecipazione dei pazienti.


Il Manuale rappresenta una sorta di linee guida per gli organi di categoria e per le istituzioni, Regioni e Aziende sanitarie coinvolte nella gestione della sanità pubblica. Il Manuale costituito da circa 100 pagine affrontano punto per punto tutti gli ambiti in cui la Farmacia dei servizi e quindi i farmacisti dovranno intervenire:
1. ridurre gli errori in terapia farmacologica ed erogare al meglio i servizi assistenziali introdotti in Farmacia;
2. sicurezza e uso appropriato dei farmaci, sicurezza e uso dei prodotti diversi dal farmaco, sicurezza e comunicazione in Farmacia;
3. monitoraggio sul territorio e sistemi di segnalazione delle reazioni avverse da farmaci e degli eventi avversi da farmaci e prodotti diversi dai farmaci;
4. continuità terapeutica ospedale-territorio;
5. integrazione della Farmacia nel sistema di assistenza domiciliare integrata ADI,
6. ruolo della Farmacia nell’educazione sanitaria e nella prevenzione primaria e secondaria;
7. rapporto e comunicazione con gli altri professionisti sanitari;
8. l’assistenza domiciliare integrata, la formazione universitaria e continua, la distribuzione diretta e per conto, giusto per citarne alcune.
Nel documento si sottolinea che la Farmacia:
1. “potrà rivelarsi un presidio di importanza vitale in caso di emergenza e di primo soccorso”,
2. “è necessario anche regolamentarne in maniera dettagliata l’integrazione con la rete di emergenza e provvedere alla dotazione di defibrillatori semiautomatici e all’addestramento del personale”;
3. “si sta delineando sempre più come Centro socio sanitario polifunzionale facilmente accessibile e disponibile a soddisfare le richieste dell’utenza”;
4. “trova la giusta collocazione nel lavoro in team a fianco di altri operatori sanitari: medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti”.
Nel Manuale è contemplata la Figura Professionale del Farmacista Counselor, figura già ideata e perfezionata dal co-autore delle Linee Guida, il Prof. Rocco Carbone (Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma), che ha illustrato nel Manuale le nuove competenze del Farmacista :
la gestione, il coordinamento e la compartecipazione con altri operatori alla realizzazione dell'assistenza domiciliare integrata(ADI); gestione delle patologie croniche e servizi; gestione, coordinamento e monitoraggio delle nuove professioni non organizzate in ordini e collegi professionali; gestione delle nuove richieste di wellness, fitness e benessere riferito all'ambiente e all'ecologia, per una popolazione sempre più esigente e informata.

Un'idea innovativa che si trasforma in realtà : dal Consiglio alla Consulenza del Farmacista
E’ quindi necessario ed inderogabile che il Farmacista acquisisca nuove conoscenze e competenze, ed è “fondamentale l’adeguamento della formazione del Farmacista in tempi brevi”. La formazione secondo quanto proposto e pubblicato dallo scrivente dovrà avvenire secondo il D.Lgs 13/2013 con la modalità “non formale” che introdurrà, di fatto, l’esercizio del Counseling in Farmacia e il Farmacista Counselour in grado di aiutare la persona assistita a risolvere i problemi correlati allo stato di salute. La formazione si articolerà in una Formazione Integrativa Professionale (FIP) “non formale” e in una formazione successiva di Educazione Continua Professionale (ECP) secondo standard e training europei. La formazione “non formale” sarà erogata da Associazioni o Fondazioni, riconosciute e accreditate da società di Counseling abilitate e riconosciute da enti o Organismi ufficiali (UNI ENI ISO).