La concomitanza
con le prossime elezioni politiche
e la notizia sotto riportata
potrebbe indurre i mal pensanti
a trarre la conclusione che
le due cose siano legate.
Io mi auguro che sia solo
una coincidenza anche perché
, come si legge , bisognerà
aspettare che si pronunci
il parlamento e quindi…!
Però riflettendoci,
anche se non fosse solo coincidenza,
è comunque importante
che le istituzioni prendano
coscienza del problema e deliberino
sull’argomento. Bisognerà
aspettare la nuova composizione
governativa e stare a vedere
quanti siano a favore delle
MnC. I Verdi si sono sempre
mostrati favorevoli ( Galletti,
Toscana,ecc. ) sappiamo però
che molte volte una rondine
non fa primavera. Sono ormai
anni che sentiamo che qualcuno
si sta occupando della “regolamentazione
dell’Omeopatia”
interesse a cui non è
mai seguita una chiara e definitiva
presa di posizione e così
si continua ad andare da Ponzio
a Pilato.
E’ un periodo di elezioni:
Federazione Ordini Farmacisti,
Federazione Ordini dei Medici,
Politiche, Amministrative
e ,dulcis in fundo, il Ministro
della Salute. C’è
un detto che cita:”
nessuna nuova buona nuova”
spero proprio che almeno questa
volta non sia così.
P . Paladino
L'Emilia
Romagna apre alle medicine alternative
L'Emilia Romagna apre alle medicine
non convenzionali (Mnc). La
commissione Sanità della
Regione ha infatti approvato
il progetto di legge, presentato
dal consigliere verde Gianluca
Borghi, che riconosce le Mnc
riprendendo la classificazione
sulle stesse medicine elaborata
dalla Fnomceo nel 2002 a Terni
(omeopatia, agopuntura, fitoterapia,
ayurveda, antroposofia, medicina
tradizionale cinese, omotossicologia,
osteopatia, chiropratica). All'elaborazione
della legge ha dato il proprio
contributo anche l'Ordine dei
medici di Bologna. Hanno offerto
il proprio parere, inoltre,
anche le società scientifiche
riunite nel Comitato permanente
di consenso e coordinamento
per le Mnc in Italia. I punti
qualificanti del progetto -
spiega una nota - sono il riconoscimento
del pluralismo scientifico;
la doppia libertà di
scelta terapeutica del singolo
e di cura da parte dei medici;
il riconoscimento delle Mnc
di area medica; la creazione
di un processo di accreditamento
per le associazioni sanitarie
delle Mnc (Commissione permanente
presso il ministero della Salute).
Una volta approvato definitivamente
in Emilia Romagna, il progetto
sarà inviato alle Camere,
in quanto la materia appartiene
alla competenza legislativa
esclusiva dello Stato. Un progetto
di legge, quindi, "che
non intende sovrapporre le competenze
regionali a quelle statali -
commenta Andrea Valeri, componente
della commissione nazionale
delle medicine non convenzionali
della Fnomceo - ma, viceversa,
vuole stimolare una decisione
legislativa nazionale che non
può essere ulteriormente
rinviata". Si apre così
la strada al "riconoscimento
- spiega lo stesso Borghi -
di una pratica sempre più
diffusa e alla creazione di
un quadro normativo nazionale
ancora assente" (
da DoctorNews del 24/03/2006).
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