Dal 20 al 22 settembre 2012
presso il Palazzo dei Congressi
- Villa Vittoria di Firenze
si è svolto il 5th European
Congress for Integrative Medicine
(ECIM 2012).
L’evento è stato
promosso dalla Regione Toscana,
Direzione generale Diritti di
cittadinanza e coesione sociale
insieme all’Università
Charité di Berlino, ovvero
Institute for Social Medicine,
Epidemiology and Health Economics.
A questa iniziativa hanno collaborato
l’Università degli
studi di Firenze, l’Ordine
dei Medici della Regione Toscana,
e l'Agenzia Regionale di Sanità:
, con il patrocinio di numerosi
enti e istituzioni nazionali
e internazionali.
Questo appuntamento internazionale,
si è svolto per la prima
volta in Italia. L’obiettivo
è stato quello di evidenziare
la possibilità di integrazione
con la medicina convenzionale
delle medicine complementari.
Durante questo Congresso si
è verificato uno scambio
fra ricercatori e clinici, ed
è stato promosso l’incontro,
ed il confronto tra le esperienze
di integrazione delle medicine
complementari nei Servizi Sanitari
Nazionali dei Paesi del centro
e nord Europa, con l’esperienza
dei Paesi dell’area mediterranea.
Nell'ambito del congresso è
stato ospitato il XXVI congresso
del GIRI, (International Research
Group on Very Low Dose and High
Dilution Effects) dedicato agli
effetti biologici delle sostanze
in alta diluizione. L’organizzazione
dell’evento è stata
curata da Paolo Bellavite (Università
di Verona) e Lucietta Betti
(Università di Bologna)
La Società di Medicina
Bioterapica, SMB Italia ha partecipato
sia ai lavori dell’ECIM
che del GIRI con un contributo
originale per ogni Congresso.
Ai lavori dell’ECIM è
stato presentato uno studio
coordinato da Gianfranco Trapani
Direttore didattico della SMB
Italia con la collaborazione
di Donato Virgilio, Federico
Audisio di Somma, Massimo Saruggia,
Luisella Zanino sull’impatto
della cura con le bioterapie
nella qualità della vita
per le famiglie con bambini
affetti da dermatite atopica.
È stato sottoposto ad
un gruppo di famiglie un questionario,
Dermatitis Family Impact Questionnaire
(DFIQ) che ha valutato come
le bioterapie hanno influenzato
le varie condizioni di vita
delle famiglie: lavori domestici,
attività di svago, livello
di stanchezza o spossatezza
nei genitori o in chi accudisce
il bambino, stress emozionali
e l’aspetto economico.
Sono stati reclutati bambini
affetti da eczema atopico valutato
tramite il test SCORAD sviluppato
dall’European Task Force
on Atopic Dermatitis. Ai genitori
è stato sottoposto il
questionario DFIQ, compilato
nella settimana successiva alla
visita (T0) ed alla fine del
periodo di cura, dopo due mesi
(T1).
Sono stati inclusi gruppi di
pazienti di età inferiore
a 3 anni con eczema comparso
prima dei 18 mesi, e l’osservazione
è stata compiuta in inverno
e primavera. Sono stati valutati
circa 30 questionari distribuiti
ad altrettante famiglie. Le
bioterapie utilizzate sono state:
farmaci omeopatici di terreno
e sintomatici, oligoelementi
e gemmoterapia con fitoembrioestratti.
La terapia topica è stata
praticata con pomate o creme
emollienti a Base di Cardiospermum
Halicacabum. Sono stati consigliati
profilassi antiacaro (materassi)
ed abbigliamento con fibre di
seta, secondo le linee guida
dell’ETFAD/EDAV. Sono
state esaminati i risultati
di 34 famiglie 15 maschi e 19
femmine (6 ritirati) quindi
28 famiglie 11 maschi (61%)
e 17 femmine (39%), 50 % età
fra 2 e 3 anni. Il 55,88% dichiaravano
un miglioramento della qualità
di vita della famiglia, il 17,44%
lieve miglioramento ed il 8,83%
un peggioramento e rilevava
un costo economico troppo elevato
per la terapia.
La soddisfazione globale dei
pazienti (famiglie) è
stata molto buona, perché
si è ridotto l’impatto
negativo della malattia sulla
qualità di vita del bambino,
attraverso l’uso di farmaci
bioterapici.
Questo lavoro è stato
considerato meritevole di attenzione
perché, gli studi sulla
qualità di vita sono
molto importanti per rilevare
la soddisfazione dei pazienti
in assenza di una spiegazione
scientifica sull’effetto
delle bioterapie nell’eczema
atopico.
Ai lavori del XXVI congresso
del GIRI è stato presentato
un contributo sulla valutazione
dell’impatto economico
sulla spesa media delle famiglie
per la terapia dei bambini affetti
da Infezioni ricorrenti alle
alte vie respiratorie (IRR).
Lo studio è stato coordinato
da Gianfranco Trapani Direttore
didattico della SMB Italia con
la collaborazione di Donato
Virgilio, Gaetano-Maria Miccichè,
Angelo Lo Faro, Maurizio Annibalini
, Massimo Saruggia, Luisella
Zanino. Sono stati valutati
i costi delle cure per bambini
di età compresa fra i
3 ed i 6 anni che frequentano
la scuola materna, affetti da
Infezioni Respiratorie Ricorrenti
(IRR), il cosiddetto “bambino
sempre malato”. La valutazione
della spesa viene fatta su famiglie
che hanno usato le cure allopatiche
rispetto a coloro che hanno
utilizzato cure complementari
e valutata nel periodo Gennaio-
Aprile. Sono stati arruolati
due gruppi di pazienti di età
compresa fra 3 - 6 anni, scelti
tra coloro che frequentano la
scuola materna.
Si è rivelata più
costosa la spesa per farmaci
di prevenzione : CAM, 89,3 euro
a paziente, contro 26,5 euro
immunostimolanti allopatici,
entrambe totalmente a carico
della famiglia. Tuttavia la
spesa mensile 8,35 euro contro
36,49 euro (16,49 spesa per
famiglia) dimostrerebbe bambini
trattati con CAM si ammalano
meno. La spesa CAM è
stata più alta, per necessità
trattamento preventivo di fondo,
approccio più complesso
ma con risultati migliori (calo
della spesa mensile 8.35 vs
36,49 euro). SI è osservato
un notevole risparmio per collettività
considerando la mancata perdita
di giornate lavorative e per
il SSN, essendo le spese totalmente
a carico della famiglia.
Questi contributi originali
sono stati due momenti nell’ambito
di questo evento scientifico
che ha avuto l’ ambizioso
obiettivo di definire le principali
linee guida della clinica e
della ricerca, gli orientamenti
sui possibili modelli di integrazione
e sullo sviluppo per le medicine
complementari, nell’ideale
terapeutico dell’umanizzazione
della medicina.
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