Ultime
notizie :: LE
OCULORINITI ALLERGICHE IN ETA’
PEDIATRICA
Dal
Gruppo Pediatri SMB Italia, è stato
condotto uno studio per la risoluzione
delle Riniti e delle Oculoriniti allergiche
in età pediatrica, con l’utilizzo
di farmaci omeopatici, a confronto
di una terapia allopatica per la stessa
patologia.
Materiali e Metodi: il protocollo
farmacologico omeopatico è stato composto
da tre farmaci:
- Dolisobios n° 15 Dolisodose
- Mn - Cu Oligodrop fiale os
- Hystaminum 4CH fiale 1ml soluzione
fisiologica os
Ricordiamo
le caratteristiche di ogni singolo
farmaco:
1. Il Dolisobios n°15
è un bioterapico complesso costituito
in diluizione omeopatica da Thymuline,
Mucosa rinofaringea, Aconitum, Mercurius
Solubilis, Silicea, Calcarea Sulfurica,
in basse diluizioni 4/5CH -
7/9CH.
Questo farmaco è stato scelto per
la nota efficacia che presenta, sia
nel prevenire le patologie delle prime
vie respiratorie, e sia nella cura
delle stesse in fase acuta. Infatti,
ha funzione di modulare la risposta
immunitaria mediante la Thymuline,
mentre Calcarea Sulfurica. Mercurius
Solubilis, Aconitum e Silicea agiscono
come fluidificanti e anticatarrali
delle mucosa respiratoria.
2. Mn
- Cu Oligodrop è stato
inserito nel protocollo per la sua
duplice funzione: una svolta dal Manganese
verso la diatesi allergica, e l’altra
dal Rame per le sue spiccate qualità
antinfiammatorie. Insieme hanno la
funzione di frenare la reattività
dell’organismo nel complesso
antigene- anticorpo. 3.
L’Hystaminum 4CH,
come Simillimum organoterapico è stato
scelto a bassa diluizione per saturare
l’eccedenza di tale mediatore
presente nell’organismo del
soggetto allergico. Il
trattamento e la posologia di un ciclo
di terapia omeopatica ha previsto:
1
tubo dose di DOLISOBIOS N°15
una volta a settimana, per 5
settimane
(1 conf.)
1 fiala di Mn+Cu OLIGODROP a
giorni alterni, per 40 giorni
(1 conf.)
1 fiala di HYSTAMINUM 4CH a
giorni alterni, per 24 giorni
(1 conf.)
|
Questo
schema terapeutico omeopatico è stato
somministrato consensualmente:
- a 35 bambini, maschi e femmine,
d’età compresa dai quattro ai
quattordici anni
- per uno o due cicli (l’intervallo
tra i due cicli è stato di 7 giorni)
- nell’arco di 4 mesi (marzo
- aprile - maggio - giugno)
Il gruppo di
controllo sotto terapia allopatica
antiallergica è stato costituito dallo
stesso numero di soggetti, nello stesso
range d’età, affetti dalle stessa
sintomatologia.
Quindi, nel complesso sono stati seguiti
per questa patologia allergica 70
bambini:
- 35 in terapia omeopatica
- 35 in terapia allopatica
Il bilancio
iniziale di tutti e 70 soggetti ha
previsto un esame clinico di costituzione
del bambino, insieme all’anamnesi
e alla rilevazione obiettiva della
sintomatologia di cui si studia.
Per il gruppo trattato in omeopatia
è stata effettuata una prima raccolta
di risultati alla fine di un ciclo
di terapia, cioè dopo un mese e dieci
giorni, quello definitivo della raccolta
dei risultati, alla fine del mese
di giugno.
Per i bambini sotto trattamento allopatico
non sono state praticate interruzioni
significative delle terapia chimica,
ed i risultati sono stati valutati
soltanto alla fine del periodo preso
in esame (giugno). N.B.
: il termine di un ciclo si è fatto
coincidere con l’esaurimento
della somministrazione delle 20 fiale
orali di Mn-Cu Oligodrop, cioè esattamente
dopo un mese e dieci giorni dall’inizio
della terapia I
farmaci sono stati somministrati lontano
dai pasti.
Dov’è stato necessario, le fiale
e il Tubo Dose sono stati sciolti
in poca acqua, mai in altri liquidi.
Genericamente, ad entrambi i gruppi,
è stata consentita una toilette rinofaringea,
mediante lavaggi nasali quotidiani
con soluzione fisiologica o salina.
Lo studio è stato effettuato nel periodo
classico di maggiore incidenza della
patologia delle riniti e oculoriniti
allergiche, e cioè nel periodo primaverile
1° marzo - 30 giugno.
Sia per la
terapia omeopatica, che per quella
allopatica si è aspettato l’esordio
dei primi sintomi (rinite - congiuntivite),
per il reclutamento dei soggetti e
l’inizio del trattamento. Questa
scelta è stata dettata per valutare
la reale efficacia delle terapie a
confronto, in fase acuta e a lungo
termine. La
valutazione finale è stata estrapolata
dallo stato clinico del soggetto,
dai suoi parametri di laboratorio
se presenti prima e dopo, e dall’eventuale
sintomatologia residua.
A tutto il
gruppo dei bambini in esame (70),
gradualmente, entro la fine di marzo,
erano cominciati i primi sintomi,
uno o più di questi sotto elencati:
a) rinite b) rinorrea c) starnutazioni
al mattino d) prurito oculare
e) lacrimazione f) bruciori oculari
g) iperemia oculare Risultati
dei due gruppi a confronto
Complessivamente
tutto il gruppo trattato con i farmaci
omeopatici ha impiegato circa 8/10
giorni (come periodo di “organizzazione”),
per rispondere al trattamento, con
una regressione dei sintomi scalare
e graduale che ha interessato in ordine:
il prurito oculare (2-4 giorni)
la starnutazione (3-5 giorni)
la lacrimazione (3-5 giorni)
la rinorrea (5 giorni)
rinite (7-9 giorni) Alla
fine del primo ciclo di terapia omeopatica
è stata raggiunta la guarigione completa
per quel gruppo di bambini (22 soggetti
su 35), che presentava un quadro sintomatico
semplice, costituito da:
prurito oculare, lacrimazione, starnutazione,
rinorrea.
Al rimanente gruppo (13 soggetti),
con un quadro sintomatologico più
grave, persisteva (alla fine del primo
ciclo), la congiuntivite con arrossamento
oculare e stravasi ematici.
Questo plateau si è mantenuto stabile
sino all’inizio del secondo
ciclo terapeutico previsto, dove,
gradualmente (3 settimane circa) è
avvenuta la remissione completa della
sintomatologia in 8 soggetti.
Cinque soggetti non hanno raggiunto
la completa guarigione, persistendo
un rinite di lieve e media gravità
con prurito oculare, e 3 di loro hanno
avuto recideve, tornando alla terapia
allopatica.
Per tutto il gruppo d’osservazione
in omeopatia si è raggiunto quindi
un soddisfacente risultato:
22 guarigioni complete già alla fine
del primo ciclo (1 mese e 10 giorni)
8 soggetti dopo circa due mesi di
terapia
5 soggetti non hanno avuto l’eradicazione
dei sintomi. Nessuno
effetto collaterale, né d’accumulo,
né d’escrezione. Non ci sono
stati peggioramenti da riferire al
trattamento omeopatico.
Non è stato mai prescritto né un farmaco
di costituzione o un simillimum
Per il gruppo
trattato allopaticamente sono stati
utilizzati farmaci sistemici e locali.
In fase acuta i principali mezzi farmacologici
prescritti per migliorare la compliance
sono: gli antistaminici, i derivati
imidazilici, e i vasocostrittori locali
(gocce e spray nasali e colliri).
Quest’ultimo gruppo comprende
il famoso Sodiocromoglicato, che evita
il rilascio di istamina e si è dimostrato
efficace se usato 4 volte al dì, a
cui dove necessario è stato associato
un antistaminico orale come la terfenadina
(ora ritirata dal commercio per seri
effetti collaterali), l’oxatomide,
la cetirizina, la loratidina, e il
Ketotifene, la cui eccessiva tachifilassi
e sedazione del bambino ne hanno limitato
l’uso per periodi lunghi di
tempo.
Nelle riniti allergiche i corticosteroidi
locali sono risultati efficaci con
cicli di almeno due settimane e con
due spruzzi per narice due volte al
dì, causando non di rado sanguinamento
capillare e atrofia della mucosa nasale.
Per la congiuntivite è stato utilizzato
il clobetasone come collirio, pur
sapendo dalla letteratura un aumento
dell’incidenza della cataratta
e del glaucome. Quindi, in caso di
necessità di una terapia prolungata,
si è optato per un collirio a base
di piroxicam, molecola antinfiammatoria
non steroidea.
Infine per i casi in cui alla oculorinite
allergiche si associava una flogosi
subacuta delle vie respiratorie sono
stati prescritti, come da regola allopatica,
coticosteroidi per via sistemica (deflazacort
e betametasone), per un tempo il più
possibile contratto, proprio per limitare
la soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisario,
il rischio di candidiasi e depressione
immunitaria. Il
quadro clinico è migliorato in pochi
giorni.
Sette bambini (20%) hanno però interrotto
il trattamento, nell’arco del
primo mese, per il comparire di effetti
collaterali quali: torpore, sonnolenza,
ipereccitabilità, dispepsie, gastralgie,
eritema, diarrea.
Il rimanente gruppo, per mantenere
lo stato clinico raggiunto, ha dovuto
continuare la terapia giornalmente
e costantemente per tutto il periodo
d’osservazione (4 mesi), riducendo
soltanto dopo il primo mese di trattamento
i cortisonici e gli antistaminici
in collirio, e presentando alla fine
del periodo d’osservazione una
totale remissione (67%), una parziale
remissione con reliquati il 33%. Il
bilancio, alla fine del periodo d’osservazione
(30 giugno), ha visto la guarigione
completa in 21 bambini su 35, mentre
7 presentavano ancora rinite e prurito
oculare, e 7 l’avevano sospesa
già nel primo mese. Discussione
La sintomatologia
allergica in età pediatrica ha la
caratteristica di ripresentarsi puntualmente
all’inizio del periodo primaverile.
Ciò è dovuto alle impollinazioni e
al maggior trasporto di polveri nell’aria
atmosferica.
Il confronto tra i due schemi terapeutici,
quell’omeopatico e quell’allopatico
classico, è nato dalla necessità di
risolvere questa patologia senza l’ausilio
della farmacologia chimica, che sappiamo
in questo caso essere certamente impegnativa
per il bambino dovendo impiegare cortisonici,
antistaminici e sodiocromoglicati.
Senza nulla togliere a queste tra
classi di farmaci, la cui importanza
in medicina occup un posta importantissimo,
dobbiamo però sottolineare l’impegno
dell’organismo, in questo caso
il bambino, nel metabolizzare (fegato),
e nello smaltire (fegato e reni),
i residui molecolari ed i blocchi
enzimatici (chelazione), dovuti a
tale terapia. Un
secondo punto da tenere in considerazione
è quello della risoluzione vera della
sintomatologia allergica.
Il trattamento allopatico come si
è visto è strattamente ed efficacemente
sintomatico (i tempi di remissioni
dei sintomi acuti sono stati più brevi
nel trattamento allopatico che nel
gruppo dei bambini trattati con medicinali
omeopatici), ma la stessa sintomatologia
tenuta sotto controllo così rapidamente,
di certo si ripresenta puntualmente
l’anno seguente, nei consueti
mesi di marzo-aprile, con lo stesso
corredo e non di rado più impegnativa
dell’anno precedente.
Abbiamo quindi soltanto la certezza
di una risoluzione circoscritta, e
non una possibilità d’eradicazione
definitiva. Diverso
l’approccio nel gruppo trattato
in omeopatia: lo scopo principale
della ricerca è stato ovviamente indirizzato
alla risoluzione dei sintomi in studio.
Quello che si è sicuramente raggiunto
è stato quello della scomparsa della
patologia senza produrre alcun danno
iatrogeno, senza indebolire l’apparato
immunitario, senza impegnare l’organismo
e la sensibilità del bambino nel sostenere
una qualsivoglia terapia. Altro obiettivo,
che verrà verificato, ma soltanto
in tempi più lunghi, è quello della
risoluzione “vera” della
sintomatologia anche per gli anni
successivi, per i quali fin da ora
ipotizziamo una minore (e forse nulla),
espressione sintomatica nel gruppo
trattato in omeopatia.
Questo nostro contributo del Gruppo
Pediatri S.M.B. Italia, come piccolo
mattone ad una costruzione maestosa
che è quella della terapie omeopatiche
dell’infanzia nel terzo millennio.
Gruppo
Pediatri S.M.B. Italia: Dr. G. Micciché
- Dr. G. Trapani - Dr.ssa
M. Lucamante; Dr. L. Tanga - Dr. A.
Gallese - Dr.ssa R. M. Grasso - Dr.ssa
T. Totino
|