Tratto
e modificato: da Trapani
Gianfranco: Collana
Curarsi con l’omeopatia
“ Influenza e malattie
da raffreddamento” Red
edizioni Milano
L’Influenza A/H1N1v ovvero
Influenza A causata da un virus
variante dell’H1N1 è
una delle tante forme influenzali
che ogni anno si verificano
in tutto il mondo. Come tutti
gli anni la malattia interesserà
milioni di persone e nel nostro
paese, in Italia, ne moriranno
alcune migliaia. L’influenza
stagionale ogni anno muoino
circa 5.00 persone, per l’
Influenza A/H1N1v si stima che
il tasso di mortalità
sarà inferiore, ovvero
i decessi dovrebbero essere
meno della metà ovvero
tra i 1.550 ed i 2.500. le previsioni
sono teoriche ed è sempre
terribile, per un medico pensare
ai propri pazienti che muoiono.
Un aiuto contro questa malattia
viene dalla conoscenza, avere
le idee chiare su che cosa è
esattamente un virus e cosa
si può fare per combatterlo
è lo scopo di tutti questi
articoli che leggerete in questa
pagina
- Che
cosa provoca un virus
I virus sono dei
parassiti, non possono vivere
da soli ma hanno bisogno di
una cellula ospite per poter
sopravvivere e riprodursi.
La loro forma e le loro dimensioni
sono variabili. Hanno un involucro
esterno detto capside, costituito
da proteine ed uno solo dei
due acidi nucleici presenti
nelle proteine (il DNA o l’RNA).
I virus necessitano di un ospite
vivo per potersi riprodurre.
Per replicarsi un virus deve
aderire alla parete della cellula
ospite saldandosi alla sua membrana
esterna.
penetrare dentro la cellula,
e questo avviene grazie a degli
enzimi detti lisine, che digeriscono
il materiale della parete cellulare.
Per permettere al virus di replicare,
la cellula ospite subisce delle
modificazioni della sua struttura
metabolica. Producendo le proteine
che gli servono. Questa fase
viene definita pre-replicazione.
A questo punto la cellula ospite
inizia a produrre il genoma
virale, quindi parliamo di replicazione.
Sintesi, vengono prodotte nel
citoplasma le proteine della
parete virale attraverso le
informazioni contenute nei geni
virali, quindi queste vengono
montate per costruire il capsomero
attorno a del materiale genetico
del virus nuovo, in pratica
si assemblano le strutture prodotte
per formare nuovi virus infettanti.
Questi verranno rilasciati all’esterno
della cellula ospite, e quando
usciranno danneggeranno al cellula
stessa facendola soffrire, ed
in ogni caso, una volta nel
sangue, i virus nuovi saranno
pronti ad attaccare la nuova
cellula ospite
- Che
cosa sono i virus dell’influenza
I virus dell’influenza
appartengono alla famiglia degli
Ortomixovirus, e posseggono
del materiale genetico di tipo
RNA
La loro struttura assomiglia
ad una sfera che ha all’esterno
dei bastoncelli costituiti da
glicoproteine e sono essenzialmente
due, l’emoagglutinina
(proteina H) e la Neuraminidasi
(proteina N), ovvero gli antigeni
dell’influenza.
ANTIGENI H N
ANTIGENI H se ne conoscono 16
tipi H1, H2, H3, ……..H16
ANTIGENI N se ne conoscono 9
tipi N1, N2, N3, ……..N9
Il mantello esterno contiene
una matrice interna nella quale
c’è il materiale
formato da filamenti di RNA.
Il virus dell’influenza
penetra nella cellula attraverso
un vacuolo (endosoma), quando
è dentro libera suoi
filamenti di RNA che migrano
nel nucleo della cellula ospite
e daranno origine a nuovi filamenti
di RNA. Intanto nel citoplasma
sono state prodotte nuove proteine
virali per costruire la parte
esterna del virus. Così
vengono costruiti nuovi virus
influenzali.
Quando i virus escono dalla
cellula la distruggono e provocano
i sintomi dell’infiammazione
cioè i disturbi tipici
delle malattie virali.
I virus conosciuti e
responsabili delle epidemie
di influenza sono il tipo A,
il tipo B ed il tipo C.
I primi due tipi, quello
A quello B sono i responsabili
della classica influenza, mentre
il tipo C provoca un comune
raffreddore. A sua volta il
virus A è più
pericoloso del virus B, ed è
quello che causa le pandemie.
I virus influenzali di tipo
A (24 sottotipi) colpiscono
in prevalenza l’uomo e
sono capaci di infettare anche
altre specie animali e di “saltare”
da una specie all’atra
(anche se non è semplice).
I virus di tipo B colpiscono
solo l’uomo e non se ne
conoscono sottotipi.
Il problema più
importante del virus dell’influenza
è che due virus diversi
possono infettare la stessa
cellula provocando una ricombinazione
virale o la mutazione virale.
Questa provoca un cambiamento
delle proteine di superficie
del virus e questo gli permette
di eludere la sorveglianza del
sistema immunitario dell’uomo,
ovvero l a sua produzione di
anticorpi, che è già
stato infettato da un virus
simile o che è stato
vaccinato.
Queste ricombinazioni
o mutazioni avvengono in due
modi diversi:
La deriva antigenica
o antigenic drift,:
graduale e progressiva mutazione
delle proteine di superficie
del virus. I virus A sono molto
soggetti a questo fenomeno e
per questo sono i responsabili
delle infezioni stagionali,
le nuove strutture antigeniche
non sono riconosciute dal sistema
immunitario e le persone si
ammalano.
Lo spostamento antigenico
o antigenic shift,.
Due virus A diversi infettano
contemporaneamente la stessa
cellula, il loro materiale genetico
e le loro strutture proteiche
si mescolano a caso. Il risultato
è di un virus totalmente
diverso dai due di partenza.
QUESTO, ovvero la
comparsa di un virus nuovo,
con potenzialità aggressive
sconosciute e diverse dai virus
di origine, È L’UNICO
REALE PERICOLO DELL’INFLUENZA
A/H1N1V VERSO IL QUALE IL VACCINO
È INUTILE, L’UNICA
STRATEGIA POSSIBILE È
QUELLA DI POTENZIARE LA CAPACITÀ
DEL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO
DI REAGIRE ALLE MALATTIE INFLUENZALI
Questo spostamento
determina la comparsa di un
nuovo tipo di ceppo virale con
una proteina di superficie sconosciuta
al sistema immunitario dell’uomo.
Lo spostamento antigenico si
verifica tra virus umani ed
animali o per la trasmissione
di virus non umani all’uomo.
I vari gruppi di popolazione
del mondo abitato, non conoscono
questi virus nuovi, e non hanno
capacità di risposta
antigenica verso queste infezioni.
Le malattie provocate sono improvvise
ed invasive, coinvolgono tutti
i gruppi di età e tutte
le popolazioni del mondo. I
viaggi facilitano al loro diffusione,
in poco tempo ci possiamo trovare
di fronte ad una pandemia.
- Come si trasmette
il virus ed i segni clinici
dell’influenza stagionale
e dell’influenza A/H1N1v
L’influenza è
una malattia infettiva acuta,
di origine virale, che interessa
tutte le vie respiratorie, dalla
gola ai bronchi ai polmoni,
generalmente benigna, può
avere gravi complicazioni.
La malattia è molto contagiosa
perché si trasmette facilmente
attraverso le goccioline di
muco e di saliva che la persona
infetta sparge nelle sue vicinanze
con la tosse e gli starnuti
(goccioline di Flugge),
attraverso il bacio
bevendo alla stessa bottiglia
allo stesso bicchiere
prendendo in mano un oggetto
subito dopo che lo ha toccato
una persona malata e toccandosi
subito gli occhi, la bocca ed
il naso.
Il periodo di incubazione dura
da 1 a 4 giorni (in media 2
giorni), la persona inizia ad
ammalarsi ed è già
contagiosa.
Il periodo del contagio inizia
quindi 3 o 4 giorni pria della
malattia e continua per 5 o
6 giorni dopo che la persona
si è ammalata.
Il contagio, in situazioni di
bassa temperatura ed umidità
e si diffonde facilmente in
ambienti chiusi ed affollati.
Nell’organismo, provoca
un fenomeno infiammatorio con
raffreddore, lacrimazione,
mal di gola e tosse; questi
sintomi sono più violenti
che in qualsiasi altro virus
respiratorio.
La febbre compare fino a 40
°C, specialmente nei bambini,
e si associa a:
sensazione di malessere generale
con perdita dell’appetito
dolori ossei e muscolari
tutti questi sintomi si associano
a quelli respiratori,
tosse, mal di gola, congestione
nasale, congiuntivite
Nel linguaggio comune, l’influenza
viene spesso confusa con altre
malattie meno gravi in particolare
tutte le malattie da raffreddamento,
in particolare i sintomi del
raffreddore vengono confusi
spesso con quelli dell’influenza.
DIFFERENTI
MANIFESTAZIONI CLINICHE
DELL’INFLUENZA NEGLI
ADULTI E NEI BAMBINI. |
|
ADULTI |
BAMBINI |
Febbre |
abbastanza frequente |
molto frequente |
Dolori muscolari |
molto frequente |
scarsi |
Senso di sofferenza generale |
scarso |
molto frequente |
Disturbi stomaco o intestino |
quasi inesistenti |
abbastanza frequente |
Otiti,sinusiti |
scarsi |
abbastanza frequenti |
Broncopolmoniti,polmoniti |
abbastanza frequenti |
scarsi |
- Le
complicanze dell’influenza
stagionale e dell’influenza
A/H1N1v
Le malattie respiratorie causate
o aggravate dall’influenza
Se l’influenza colpisce
persone sane, ha un andamento
benigno.
Nelle persone con problemi del
sistema immunitario, nei bambini
con malattie croniche, nelle
persone anziane può dare
origine a malattie definite
complicazioni dell’influenza.
• Nei bambini sono particolarmente
frequenti le otiti, le sinusiti
ed i focolai broncopolmonari.
• Negli anziani sono frequenti
le polmoniti batteriche e l’aggravamento
improvviso di malattie croniche
dell’apparato cardiocircolatorio
e del diabete.
• La polmonite virale
causata dal virus dell’influenza,
colpisce di solito gli adulti
giovani oltre i 40 anni. Questi
non presentano particolari fattori
di rischio nel 40% dei casi
mentre per il 60% dei casi sono
affetti da malattie che deprimono
il sistema immunitario come
infezione da HIV o altre malattie
croniche.
I sintomi sono caratteristici
perché oltre alla febbre,
alla tosse, ed allo scadimento
delle condizioni generali, compare
la difficoltà respiratoria
grave che si associa ad una
abbondante emissione di catarro
attraverso la bocca, a volte
associata a sangue..
Le polmoniti batteriche secondarie
(il germe più frequentemente
in causa è lo Streptococcus
pneumoniae, seguito dallo Staphylococcus
aureus, più raramente
l'Haemophilus influenzae e i
bacilli Gram-negativico), colpiscono
di solito gli adulti e compaiono
dopo che l’influenza inizia
a migliorare.
Le altre complicanze sono la
sinusite e l’otite.
La sindrome di Reye invece caratterizzata
da encefalite (infiammazione
con versamento di liquido nelle
strutture cerebrali), epatite
(infiammazione del fegato) ed
ipoglicemia (riduzione degli
zuccheri nel sangue), si verifica
più spesso nei bambini
che hanno assunto per far abbassare
la febbre o per curare i sintomi
del dolore acido acetilsalicilico
(aspirina).
Il cuore, può essere
colpito dal virus dell’influenza
(in particolare dopo le epidemie
di influenza di tipo A), ed
essere colpito da una miocardite,
cioè l’infiammazione
delle strutture muscolari del
cuore.
Le donne in gravidanza possono
andare incontro a complicanze
a carico del sistema cardiorespiratorio
con conseguenti danni a carico
del feto per mancanza di ossigeno.
MALATTIE
CHE COMPAIONO INSIEME INFLUENZA
• Polmonite virale primaria
• Polmonite batterica
secondaria
• Aggravamento di stati
di malattie preesistenti come
asma o malattie polmonari croniche
ostruttive.
• Rinofaringiti
• otiti
• sinusiti
• Convulsioni
• Encefalite
• Sindrome di Reye
- Come proteggersi
dall’influenza stagionale
e dall’influenza A/H1N1v
Per contrastare il contagio
dell’influenza non basta
e secondo molti studiosi non
serve il vaccino antinfluenzale,
ma bisogna utilizzare suna serie
di norme igieniche e di comportamento,
modificando anche il proprio
stile di vita.
Sono pochi i consigli igienici,
ma se ben seguiti sono veramente
efficaci.
• Seguire uno stile di
vita più sano, non fumare,
dormire a sufficienza, mangiare
in modo corretto, fare attività
fisica.
• Lavarsi sempre le mani
con acqua e sapone, in particolare
appena si ritorna a casa, o
quando si arriva al lavoro dop
essere stati sulla metropolitana
o sulle corriere.
• Lavarsi le mani dopo
aver starnutito o tossito.
• Coprire il naso e la
bocca con un fazzoletto di carta,
quando si starnutisce e poi
gettarlo via.
• Non toccarsi la bocca
e gli occhi o il naso con le
mani sporche o quando si è
per strada o sui mezzi pubblici.
• Le mascherine chirurgiche
sono utili solo se vengono cambiate
frequentemente, mediamente ogni
ora, altrimenti diventano un
covo di germi, sia virus che
batteri, il respiro rende umida
la mascherina che diventa un
buon terreno di coltura.
• Lavare spesso il naso
con soluzioni saline ovvero
pulire con notevole frequenza
le coane nasali anche nei bambini
piccoli, il naso è la
porta di ingresso dei batteri
e dei virus che attaccano l’apparato
respiratorio.
• Restare a casa quando
si è malati, almeno per
quattro sei giorni.
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