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Ultime notizie :: Il trattamento del discomfort da occhio secco con collirio monodose Bottelpack®
a base di Euphrasia-Chamomilla Boiron in dosi omeopatiche vs placebo
E.M. Vingolo, P. Del Beato, M. Barcarolli, L. Rapagneta.

Il termine "occhio secco", come tale, non identifica alcuna affezione specifica, ma un complesso di sintomi più o meno importanti, ascrivibili a tutte quelle condizioni che causano alterazioni quantitative e qualitative del film lacrimale1.
Tra le possibili cause di alterazione del film lacrimale vanno considerate l'età ed il sesso.
Studi compiuti su di un gran numero di soggetti hanno stabilito che le femmine presentano alterazioni in percentuale maggiore rispetto ai maschi (2:1), mentre per quanto riguarda l'età, i risultati ottenuti dimostrano differenze in base alle fasce di età considerate, essendo quella compresa tra i 46 ed i 60 anni la più colpita2.
L'iposecrezione lacrimale interessa, quindi, prevalentemente ma non esclusivamente il sesso femminile3; sono molte infatti le donne che soprattutto, durante la menopausa, lamentano sintomi caratteristici che vanno da bruciori a sensazione di corpo estraneo nei casi più lievi ("occhio secco marginale"), a dolore, fotofobia e diminuizione del visus in quelli più gravi ("occhio secco patologico"), per via di una riduzione marcata della componente acquosa del film lacrimale precorneale causata probabilmente da squilibri ormo- nali4.
In passato sono stati analizzati numerosi fattori generali e locali, in grado di determinare l'insorgenza e di influ enzare l'evoluzione dell'occhio secco.
Variazioni di temperatura, ventilazione, umidità ed agenti atmosferici inquinanti da un lato, così come l'uso di determinati farmaci (diuretici, estrogeni, salicilici, antistaminici, antidepressivi, parasimpaticolitici, betabloccanti, decongestionanti) o la presenza di malattie reumatiche croniche, malattie del sistema immunitario ed infezioni ed infiammazioni oculari dall'altro, sono risultati tra i principali responsabili delle modificazioni della stabilità e della qualità del film lacrimale5.
L'introduzione di un numero elevato di sostanze tipo "lacrime artificiali" ha attenuato notevolmente la sintomatologia, ma al tempo stesso, l'utilizzo indiscriminato di tali preparati6, ha fatto sì che in questi ultimi anni, si assistesse ad un incremento del rischio di danni, secondari a tale disturbo, sia a livello della cornea che della congiuntiva, determinato dai particolari conservanti in essi contenuti1-7-8-9.
Disturbi a livello locale associati a fenomeni di annebbiamento visivo temporaneo ed a scarsa tollerabilità erano spesso determinati dalla frequente applicazione necessaria per ovviare alla scarsa durata nel tempo della loro azione3-10-11.
Da ciò è nata quindi la necessità di studiare nuovi preparati senza conservanti con una buona tollerabilità, non tossici, non interferenti con la visione ed in grado di assicurare una prolungata idratazione senza peraltro causare un incremento della viscosità del film lacrimale12.
Attualmente in relazione alle disposizioni di legge in tema di prescrivibilità dei tarmaci ed all'attenzione verso le nuove possibilità terapeutiche fornite dalle cosiddette "medicine non convenzionali", queste sono oggetto di sperimentazione più attenta da parte della medicina ufficiale.
Alla luce dei dati riportati in letteratura13-14-15, pertanto, abbiamo ritenuto utile analizzare, nei casi di occhio secco marginale o patologico, il film lacrimale con metodi qualitativi e quantitativi e verificare un presidio terapeutico composto da collirio monodose Bottelpack® a base di Euphrasia-Chamomilla Boiron (collirio E-C) in dose Bottelpack® a base di Euphrasia-Chamomilla Boiron (collirio E-C) in preparazione omeopatica provato verso placebo, confrontando i risultati ottenuti in un gruppo di pazienti.
Materiali e metodi Abbiamo esaminato 20 pazienti, 5 uomini e 15 donne, di età media 60, 19 (D.S. ± 10,95).
Ai fini del presente studio, per selezionare il campione di pazienti, in ognuna delle visite veniva accertata la presenza di 7 sintomi (• Bruciore • Difficoltà mattutina ad aprire le palpebre • Senso di corpo estraneo • Fotofobia • Secchezza oculare • Dolore • Appannamento visivo) e di 3 segni obiettivi mediante esami qualitativi e quantitativi (tab. 1).

Tab. I - Test per il rilievo dei segni obiettivi.
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• test di Schirmer 1 (mm/5 min.), secrezione totale.
• test di Schirmer di Jones (33/5 min.),
secrezione basale. Per valutare quantitativamente la produzione di lacrime.
• B.U.T. (sec.), (tempo di rottura del film lacrimale o "break up time").
Per avere informazioni sulla stabilità del film lacrimale ed in particolare sui deficit dello strato mucoso.
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I tests per il rilievo dei segni obiettivi per valutare quantitativamente la produzione di lacrime sono stati i seguenti:
• test di Schirmer 1 (mm/5 min.), secrezione totale.
• test di Schirmer di Jones (mm/5 min.), secrezione basale.
• B.U.T. (sec.), (tempo di rottura del film lacrimale o "break up time").
Per avere informazioni sulla stabilità del film lacrimale ed in particolare sui deficit dello strato mucoso.
Un basso B.U.T. (meno di 15 sec.) è stato considerato un segno di instabilità lacrimale e di strato lipidico insufficiente mentre per il test di Schirmer 1 letture uguali od inferiori a 15 mm sono state interpretate come segno di "occhio secco".
Per il primo periodo di 30 giorni ai pazienti è stato somministrato collirio attivo o placebo secondo uno schema randomizzato; nel secondo periodo di 30 giorni ai pazienti è stato somministrato collirio attivo o placebo secondo uno schema randomizzato; nel secondo periodo di 30 giorni venivano ripetuti i tests e, successivamente, venivano invertiti i trattamenti, al termine della sperimentazione è stata aperta la chiave di randomizzazione e sono stati valutati i risultati.
La frequenza di applicazione consigliata al paziente per entrambi i preparati è stata di 2 gocce in entrambi gli occhi, tré volte al giorno.
Al tempo 0 abbiamo preso in considerazione l'anamnesi famigliare ed oculare del paziente; dopo il primo trattamento abbiamo invece iniziato a valutare la tollerabilità alle lacrime artificiali, giudicandola come eccellente, buona, moderatamente buona o scarsa in base alla sensazione soggettiva riferita ad ogni controllo dal paziente.
I due sottogruppi di pazienti sono stati analizzati statisti- camente per età media, severità dei sintomi iniziali e presenza di concomitanti disturbi oculari, usando lo Student's t-test per comparare i dati ottenuti dal giorno 0 al 60° giorno (Schirmer e B.U.T. tests).
Risultati
La terapia con farmaco attivo collirio monodose Bottelpack® a base di Euphrasia - Chamomilla Boiron si è dimostrata efficace nei due periodi di trattamento vs . placebo ed in particolare, si è riscontrato sia un miglioramento della sintomatologia soggettiva (bruciore, arrossamento e sensazione di corpo estraneo) che nella secrezione lacrimale .
Il livello di significatività, per entrambi i periodi, è risultato p = 0,0001 sia per il B .U .T .
che per lo Schirmer secrezione totale e secrezione basale, dopo, rispettivamente, sia il primo mese che il secondo mese di trattamento .
I risultati da noi ottenuti nei due sottogruppi, sono riportati nelle tabelle II e III .
Nel primo sottogruppo di pazienti sono stati riscontrati già dopo un mese di trattamento con collirio monodose Bottelpack® a base di Euphrasia - Chamomilla Boiron miglioramenti nella sintomatologia soggettiva, con attenuazione in particolare della sensazione di bruciore e di corpo estraneo .
La tollerabilità al preparato è stata giudicata eccellente e non si sono verificate reazioni indesiderabili .
I tests di funzionalità lacrimale hanno mostrato un incremento maggiore dei loro valori a partire dal primo mese di trattamento, fino ad arrivare ad una loro norma lizzazione al termine del trattamento
Nel secondo gruppo di pazienti in terapia con placebo, oltre ad una immediata attenuazione dei sintomi, non si è avuto un miglioramento dei parametri dei tests di funzionalità lacrimale al termine della terapia .
Anche in questo caso la tollerabilità al preparato è stata ritenuta eccellente .
Discussione
L'occhio secco rappresenta una altera- zione, qualitativa e quantitativa del film lacrimale che risente di fattori generali ed ambientali .
Questo disturbo caratterizzato da una fastidiosa sintomatologia, pur essendo nella maggior parte dei casi di lieve entità, con il passare del tempo può gravemente danneggiare la cornea e determinare una riduzione della efficienza visiva dell'occhio .
Non sempre è possibile rimuovere le cause responsabili dell'iposecrezione lacrimale e spesso tale condizione si protrae per tutta la vita ed il trattamento con lacrime artificiali risulta quindi l'unico possibile per ridurre l'intensità dei sintomi .
Nel trattamento delle alterazioni del film lacrimale con il collirio E-C, i tests eseguiti nei casi in cui

Tab. II Tab. III

I sottogruppo:
pazienti Euphrasia - Chamomilla TG
B.U.T.
Tempo 0 (basate): 4,4 sec (D.S. ± 1,34)
Tempo 1 (II settimana): 5,94 sec (D.S. ± 1,34)
Tempo 2 (IV settimana): 7,8 sec (D.S.± 1,19)
Schirmer test 1 (secrezione totale)
Tempo 0 (basale): 9,9 mm (D.S. ± 3,51)
Tempo 1 (II settimana): 11,58 mm (D.S. ± 3,57)
Tempo 2 (IV settimana): 14 mm (D.S. ± 4,16)
Schirmer test (secrezione basale)
Tempo 0 (basale): 8,48 mm (D.S. ± 3,19)
Tempo 1 (II settimana): 10,22 mm (D.S. ± 3,42)
Tempo 2 (IV settimana): 12,18 mm (D.S. ± 3,45)

II sottogruppo:
pazienti Placebo
B.U.T.
Tempo O (basale): 5,31 sec (D.S. ± 3,63)
Tempo 1 (II settimana): 5,70 sec (D.S.± 3,6)
Tempo 2 (IV settimana): 5,85 sec (D.S. ± 3,29)
Schirmer test 1 (secrezione totale)
Tempo O (basale): 12,15 mm (D.S.± 5,33)
Tempo 1 (II settimana): 13,67 mm (D.S. ± 5,86)
Tempo 2 (IV settimana): 14,48 mm (D.S.± 5,6)
Schirmer test (secrezione basale)
Tempo O (basale): 9,58 mm (D.S. ± 4,15)
Tempo 1 (II settimana): 10,33 mm (D.S. ± 4,29)
Tempo 2 (IV settimana): 11,35 mm (D.S: ± 4,52)

la sintomatologia rilevata indirizzava verso una modificazione della stabilità e del grado di idratazione del film lacrimale, hanno evidenziato dopo solo una settimana di trattamento, un miglioramento statisticamente significativo dei parametri del film lacrimale che risultavano alterati ed una attenuazione dei disturbi accusati all'inizio del follow-up .
Inoltre tutti i pazienti hanno mostrato una buona tolleranza al prodotto e non si sono manifestate reazioni indesiderate .
Per quanto riguarda la terapia con collirio E-C, si è rivelato utile nel migliorare non solo i valori dei tests di funzionalità lacrimale, ma anche le condizioni dell'epitelio corneale .
Infatti, a livello corneale, l'E-C potrebbe stimolare la produzione dei glicosoaminoglicani16 .
Inoltre numerosi autori17-18-19-20 hanno osservato come l'involuzione senile, ma anche condizioni patologiche corneali, come la sindrome da occhio secco, siano connesse ad alterazioni della sintesi dei Gag .
In quest'ottica il Collirio E-C ha determinato una attenuazione della sintomatologia riferita dai pazienti, con una azione lenta e progressiva nel modificare in senso positivo i parametri dei tests di funzionalità lacrimale .
Pertanto, alla luce dei dati ottenuti dal nostro studio, riteniamo che il collirio E-C è un preparato valido per la terapia del discomfort oculare da occhio secco: la soluzione lacrimale a base di Euphrasia e Chamomilla ha mostrato una azione molto rapida nel migliorare i valori di score e soprattutto una azione più duratura nel tempo rispetto al placebo .
Riassunto L'occhio secco rappresenta una altera- zione qualitativa e quantitativa del film lacrimale, che risente di fattori generali ed ambientali, pur essendo nella maggior parte dei casi di lieve entità, con il passare del tempo può danneggiare la cornea e determinare una riduzione della efficienza visiva dell'occhio .
Il trattamento con lacrime artificiali risulta quindi l'unico possibile per ridurre l'intensità dei sintomi .
Con il collirio Euphrasia - Chamomilla Boiron (E-C) in dosi omeopatiche, il film lacrimale, in base ai tests da noi effettuati ha evidenziato, dopo solo una settimana di trattamento, un miglioramento statisticamente significativo dei parametri del film lacrimale che risultavano alterati ed una attenuazione dei disturbi accusati all'inizio del follow-up .
Inoltre tutti i pazienti hanno mostrato una buona tolleranza al prodotto e non si sono manifestate reazioni indesiderate .
Parole chiave: occhio secco, lacrime artificiali, Schirmer test, secrezione lacrimale .
Summary
Vingolo E .M ., Del Beato P ., Barcaroli M . ,Rapagnetta L:
Dry eye discomfort treatment with eyedrops of Homeopatic Euphrasia-Chamomilla BOIRON Botte pack® vs placebo .
Dry eye represents a condition in which quali-quantitative alterations of the film secretion, even if not very evident, may lead to corneal damage resulting in visual function loss .
Artificial tears treatment with Euphrasia-Chamomilla Boiron Bottelpack® evidentiated in our study a significative improvement in lacrimai tests values after oniy one week reaching nearly, normal values, with evident reduction of subjective sympto matology as compared to the beginning of experimeritation .
During the study none of the patients showed side-effects or intolerance, with a very good compliance .
Key words: dry eye, artificial tears, Schirmer test, lacrimal secretion.

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Pubblicato su "Bollettino di Oculistica"
- Anno 76 - N. 4 - 1997
Autore Corrispondente
Dott. E.M. Vingolo
Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Cattedra di
Clinica Oculistica. Viale del Policlinico, 161 00161 ROMA


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