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Cosmeceutici
dr. Rocco Carbone
Specialista in Scienza e Tecnologia
Cosmetiche.
Alla fine degli anni 90 viene introdotto
il neologismo "cosmeceutici":
vocabolo la cui radice deriva da cosmetico-farmaceutico,
ed identifica l’uso di alcuni
farmaci impiegati in cosmetica per
risolvere problemi di inestetismi
cutanei; quindi un farmaco impiegato
in cosmetica.
Con tale termine si definiscono delle
sostanze che, pur presentandosi con
una forma farmaceutica-cosmetica (
crema, lozione, emulsione ) utilizzate
per applicazioni locali sulla cute
come un cosmetico, presentano un'azione
farmaco simile e sono classificate
come tali.
Da un punto di vista scientifico
e normativo, i cosmeceutici non hanno
ancora una propria precipua collocazione.
Prima di procedere ad un approfondimento
di merito è’ opportuno
ricordare la definizione di cosmetico
secondo le attuali leggi
Art. 1 Legge 713/81 e art. 1 D.Lgs.
126/97
1. Si intendono prodotti cosmetici
le sostanze e le preparazioni diverse
dai medicinali, destinate ad essere
applicate sulle superficie esterne
del corpo umano ( epidermide, sistema
pilifero e capelli, unghie, labbra,
organi genitali esterni), oppure sui
denti e sulle mucose della bocca allo
scopo, esclusivo o prevalente, di
pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto,
correggere gli odori corporei, proteggerli
o mantenerli in buon stato.
2. I prodotti cosmetici non hanno
finalità terapeutica e non
possono vantare attività terapeutiche.
Invece, le sostanze che compongono
i cosmeceutici si possono ritrovare
classificati come farmaci, addirittura,
alcuni di questi in V^ tabella F.U.,
esitabili con ricetta medica non ripetibile,
ed altre volte le stesse sostanze
si ritrovano in prodotti cosmetici
venduti in profumeria travestiti da
eccipienti.
Quindi, appare evidente che il ruolo
del cosmetico è ben definito
e individuato dalla normativa vigente,
pertanto l’eventuale necessita
di utilizzare un farmaco per risolvere
un inestetismo non giustifica la declassificazione
di questo, bensì ne determina
l’impiego attraverso il percorso
stabilito dalle norme, con la prescrizione
medica e la distribuzione monitorata
attraverso la farmacia.
A suffragio di quanto esposto, nella
tabella successiva vengono esposte
alcun sostanze di impiego farmacologico
frequentemente utilizzate per applicazioni
cosmetiche
.
CATEGORIA SOSTANZA USO E IMPIEGO
Amino acidi Cisteina, Tirosina impiegate
in lozioni per lacaduta dei capelli
AHA acido glicolico, acido kogico,
alfa-idrossiacidi,sono acidi presenti
naturalmente nella frutta (agrumi,
mele, papaia), in particolare l’acido
glicolico usato ad alte concentrazioni
dai dermatologi per i peeling chimici
(per le cicatrici dell'acne) e da
estetisti per il peeling cutaneo(
per esempio nell'ittiosi);
Enzimi ubichinone, lipasi coenzima
Q Prodotti per il tono muscolare,
Componenti del derma acido jaluronico,
collagene, elastina, proteiglicani
idratanti, tonificanti, creme massaggio
e
Antibiotici Eritromicina, clindamicina
fosfato, minociclina cloridrato Trattamento
di pelli acneiche e seborroiche
Principi attivi minoxidil e finasteride
Caduta dei capelli
Vitamine Vitamina A, C, E, H, betacoretene,
tocoferolo, biotina acido retinoico
e alcuni derivati della vitamina C
impiegate nei trattamenti anti-age
e nell’acne giovanile
Chinonici idrochinone per le iperpigmentazioni
cutanee
Da questo breve elenco si evince l’
utilizzo di sostanze farmacologicamente
molto attive, che devono essere utilizzate
con competenza e indicazioni specifiche.
Anche si vi è una forte domanda
da parte del consumatore il quale
chiede al cosmetico risposte precise
e rapide (vedi cellulite, macchie,
rughe, ecc.), da parte dei produttori
si assiste ad un atteggiamento di
assecondamento a questi bisogni; quindi
è necessario porre molta attenzione
affinché quest’ultimi
fanno del cosmeceutico un mero strumento
per uscire dalle regole del monitoraggio
di queste sostanze ed ottenere una
deregolamentazione implicita delle
stesse.
A titolo puramente informativo cito
il caso di Taiwan, paese produttore
di grandi nomi della cosmetica (p.
es. Amway, Shiseido, Max Factor),
in cui ha regolamentato questo fenomeno.
I prodotti cosmetici vengono suddivisi
in cosmetici generici e cosmetici
medicinali e sono soggetti a normative
di legge diverse regolamentate da
distinti elenchi riportando gli ingredienti
d’uso in cosmetica..
Cosmetici medicinali
Sono rappresentati da cosmetici che
contengono una delle sostanze attive
citate in apposito elenco a valenza
farmacologica il cui uso è
riservato ad operatori medici, distribuito
e monitorato in farmacia ;
Cosmetici generici
Vengono definiti tutti i cosmetici
che non contengono tali sostanze attive
di libera vendita.
Le norme per la fabbricazione dei
prodotti cosmetici sono contemplate
dalla Legge di controllo dei cosmetici
e dell'igiene del 1992.
Credo che non abbiamo nulla da imparare
da nessuno, ma certamente l’azione
della comunicazione di massa è
tale e potente che può indurre
a riformare un sistema.
Quindi prima che la consuetudine
diventi una regola sarebbe opportuno
riflettere e trovare le giuste soluzioni
a questo fenomeno.
Per concludere, il cosmeceutico, resta
pur sempre un farmaco anche se utilizzato
in cosmetica ed è necessario,
pertanto, che segua le norme di prescrizione,
ove richieste, e distribuzione stabilite
dalla ratio a tutela della salute
del consumatore.
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