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Ultime notizie :: Una Nuova Terapia dell'Ostruzione Nasale

Università degli Studi di Siena Istituto di Discipline Otorinolaringologiche
Direttore : Prof. D.Passali
*Scuola di Specializzazione ORL

UNA NUOVA TERAPIA DELL'OSTRUZIONE NASALE
C. Mezzedimi, F. Ricciotti*, V. Saginario e D. Passàli

Riassunto: Una nuova terapia dell'ostruzione nasale C. Mezzedimi, F. Ricciotti, V. Saginario e D. Passàli
Le terapie omeopatiche sembrano costituire una valida alternativa ai fàrmaci convenzionali nella terapia della insufficien­za respiratoria nasale funzionale. Gli Autori hanno somministrato un farmaco omeopatico a base di istamina con Rinowash e mediante aerosol ad un campione di 18 soggetti, di cui 14 con insufficienza respiratoria nasale per ipertrofìa dei turbinati inferiori o iperemia delle mucose nasali accertata e TDN positivo, e 4 con anamnesi apparentemente negativa per particolari patologie nasali, alfine di verifìcarne l'efficacia e la tollerabilità. Prima e dopo la terapia tutti i soggetti arruolati nello studio sono stati sottoposti a rinomanometria anteriore attiva e I ‘analisi statistica dei dati ricavati ha mostrato una riduzione delle resistenze respiratorie nasali altamente significativa dopo l'assunzione del farmaco. Concludendo, il fàrmaco omeopatico ad azione locale permette una buona decon gestione dei turbinati inferiori e/o della mucosa nasale migliorando in tal modo la funzione ventilatoria nasale.

Summary: A new treatment of nasal obstruction
C. Mezzedimi, F. Ricciotti, V. Saginario e D.Passàli
Homoeopathic therapies seem to be a valid alternative in nasal respiratory dysfunction to conventional ones.The Authors administered an homoeopathic drug with histamine by Rinowash and aerosol to a group of 18 subjects (14 patients with nasal respira tory dysfunction with hypertrophy of the inferior turbinates or hyperemia of nasal mucosa and posi­tive NDTand 4 suhjects with negative clinical history for nasal pathologies) in order to evaluate the ef/ìcacy and tolerability. Active Anterior Rhinomanometrv was performed before and after the administration of the drug in all the patients.
Statistical analysis of the data showed a signjfìcant decrease of nasal respiratorv resistances.
In conclusion, the local homoeopathic drug allows a good decongestion of the inferior turbinates and/or of the nasal mucosa improving in this way the nasal ventilatory /ùnction.

KEY WORDS: Oligoelementi - Ostruzione nasale - Terapia dell'ostruzione nasale.
Oligoelements - Nasal obstruction - Therapy of nasal obstruction

Introduzione

Le terapie omeopatiche sembrano costituire una valida alternativa ai farmaci convenzionali nella terapia della insufficiente ventilazione nasale (Dean , 2001; Lipworh, 2001; Miller 2001).

Tra le terapie più comunemente suggerite, i farmaci più utilizzati sono i corticosteroidi intranasali, gli antistami­nici, i decongestionanti topici e gli anticolinergici , in monoterapia o associati tra loro.

Questi farmaci, come documentato in letteratura, si sono dimostrati efficaci nel controllare la sintomatologia allergica e nel ridurre le resistenze respiratorie nasali, generalmente elevate nel paziente con insufficiente ventilazione nasale, ma sono gravati da numerosi effetti collaterali.
I corticosteroidi intranasali possono essere causa di effetti collaterali a livello locale quali atrofia,talora sanguinamento della mucosa nasale e, in casi eccezionali perforazione settale.
I farmaci antistaminici di prima generazione possono essere causa di sedazione, vertigine, acufeni ed altri disturbi relativi alla loro capacità di attraversare la barriera ematoencefalica, mentre gli antistaminici di secon­da generazione non sono gravati da tali effetti, ma sono comunque in grado di provocare alcuni problemi se somministrati in associazione a macrolidi e/o ad antimicotici imidazolici (ketoconazolo o itraconazolo) ovvero in pazienti con malattie epatiche. I farmaci decongestionanti, se utilizzati per lunghi periodi, possono causare iperemia e lesioni della muco-sa nasale fino alla possibile insorgenza di una rinite medicamentosa.
I farmaci ad azione anticolinergica, se usati in forti dosaggi, possono essere responsabili di effetti collatera­li sul SNC ed in particolare possono provocare alterazione della percezione visiva, dei riflessi, della coordinazione e della memoria del paziente in trattamento.Le sostanze più diffuse ed utilizzate in medicina naturale per la rinite allergica sono l'istamina, la bromelina, la querce­tina e la vitamina C.
L'istamina in natura è concentrata in una varietà di orti­ca detta Urtica dioica insieme con altre sostanze quali la serotonina e l'acetilcolina (Mittman 1990).
Preparazioni a base di istamina agiscono in modo simi­le agli antistaminici (Honton 1990). L'istamina agisce anche come autacoide (ormone ad azione locale) nel modulare la risposta infiammatoria; gli effetti collatera­li sono rari e correlati a reazioni allergiche ed a sintomi gastrici che si verificano assumendo il preparato a sto­maco vuoto. La bromelina è un enzima proteolitico derivato dallo stelo della pianta di ananasso. E' stato accertato che agi­sce quale agente mucolitico efficace nelle malattie del tratto respiratorio (Taussig 1980; Kelly, 1995).
La quercetina è un flavonoide che si ritrova in diverse varietà di vegetali ed erbe ed ha un'azione antinfiamma­tonia attribuibìle alla capacità di stabilizzare la membrana dei neutrofili attivati (Guilliams 1998).
In questo studio si vuole dimostrare l'efficacia di un prodotto omeobioterapico a base di istamina, sabadiglia, dulcamara, cipolla, maro, ioduro di potassio ed estratto di mucosa nasale ad uso topico nel favorire la ventilazione nasale* (DOLISOBIOS N.13)

Materiale e metodi

Nell'ambito dei nostri studi sulla fisiopatologia nasale e sulla terapia della rinopatia, il farmaco è stato sommini­strato con Rinowash doccia nasale micronizzata e mediante aerosol a 14 soggetti (6 donne e 8 uomini, età media 37 anni) con insufficienza respiratoria nasale per ipertrofia dei turbinati inferiori o iperemia delle mucose nasali, accertata, e a 4 soggetti (3 donne e 1 uomo, età media 35 anni) con anamnesi apparentemente negativa per particolari patologie nasali al fine di verificarne l'ef­ficacia e la tollerabilità.
In un primo momento sono stati utilizzati su 10 pazienti volontari dosaggi diversi di farmaco per determinare quale fosse la dose migliore, basandosi su quanto riferi­to dai soggetti esaminati circa l'odore, il sapore, la sen­sazione di “penetranza” a livello mucosale, la tollerabi­lità e gli effetti indesiderati del farmaco. Le soluzioni del farmaco utilizzate sono state:
1/0 - 1 ml di farmaco senza solvente
1/1 - 1 m1 di farmaco/1 ml di solvente (soluzione fisio­logica)
2/2 - 2 ml di farmaco/2 ml di solvente (soluzione fisio­logica).

Il farmaco è stato somministrato sia per aerosol sia con Rinowash, per verificare quale fosse la modalità di som­ministrazione meglio tollerata e con maggiore efficacia clinica. La somministrazione con Rinowash è risultata la preferita dal paziente in quanto più rapida e tollerabile; infatti, la somministrazione con aerosol sembra essere gravata da lievi effetti indesiderabili quali cefalea fron­tale, prurito nasale e lacrimazione per tutte le dosi testa­te, mentre con Rinowash si sono verificati gli stessi effetti indesiderabili solo con soluzione di 1/0 e 1/1. La dose di farmaco che è risultata essere più efficace e tol­lerabile nei pazienti è stata in soluzione 2/2 somministrata con Rinowash, per cui, in un secondo momento, si è scelto di somministrare il farmaco con questo dosaggio e modalità di somministrazione con Rinowash. Prima e dopo la somministrazione locale del preparato e stato effettuato un esame rinomanometrico per valutarne gli effetti sulla respirazione nasale.
La rinomanometria esamina la funzione respiratoria nasale effettuando un'analisi diretta qualitiva e quantitativa del flusso aereo, che attraversa le fosse nasali ad ogni atto respiratorio e della resistenza che ad esso si oppone. In particolare analizza i parametri di flusso, il cui valore è espresso in cc3 al secondo, e pressione misurata in Pascal.
Gli strumenti attualmente utilizzati sono costituiti da un manometro in grado di rilevare i gradienti pressori e da uno pneumotacografo per la misurazione del flusso. Tali rilevatori sono applicati alla base di una maschera facciale totale per il paziente adulto e di una maschera di tipo “anestesiologico” per il paziente pediatrico. L'analisi computerizzata dei diagrammi di flusso e delle resistenze respiratorie è immediata e di facile interpretazione.

La metodica comunemente adottata è la rinomanometria anteriore attiva (RAA). Il paziente, rilassato, seduto, viene invitato a respirare tranquillamente a bocca chiusa all'interno della maschera. Tramite un tubicino di silicone applicato con un cerotto alla narice contro-laterale alla fossa in esame, viene rilevata la pressione rinofaringea. L'ostruzione nasale completa per neoformazioni (polipoidi o tumorali) o gravi deflessioni settali con contatto turbinosettale e la perforazione del setto nasale rappresentano una controindicazione alla esecuzione della tecnica anteriore. In questi casi si esegue la rinomanometria attiva posteriore che prevede, a differenza della metodica anteriore, il posizionamento del tubicino collegato al trasduttore nel cavo orale fino a sporgere nell'orofaringe.

L'analisi computerizzata fornisce una rappresentazione sia grafica che numerica dei parametri considerati. La rappresentazione grafica nella RAA viene riportata sotto forma di due tracciati sinusoidali paralleli, che corrispondono alle variazioni di flusso e pressione per ciascuna fossa nasale in funzione del tempo. Nella rappre­sentazione sigmoidale le resistenze nasali di destra e sinistra vengono riferite ad un sistema di assi cartesiani, riportando in ascisse la pressione e in ordinate il flusso: i tracciati assumono una pendenza diversa a seconda della pervietà respiratoria; in particolare la curva sigmoidale risulta tanto più spostata verso l'asse delle ascisse quanto peggiore è la funzione respiratoria men­tre in presenza di flusso nella norma la sigmoide decorre in prossimità dell'asse delle ordinate. Secondo i criteri dell'ICSR la funzione respiratoria viene quantificata in termini di resistenza (pressione/flusso) espressa in Pascal per cc3/sec e calcolata ad una pressione prefissata a 150 Pascal.
Nell'adulto i valori di resistenza parziale sono inferiori a 0,50 Pa/cc3/sec e quelli di resistenza totale sono inferiori a 0,25 Pa/ cc3/sec. Nel bambino i valori variano in rapporto all'età: fino a 8 anni la resistenza è inferiore a 1,20 Pa! cc3/sec; tra 8 e 12 anni a 1,00 Pa/cc3/sec e tra 12 e 16 anni a 0,7 Pa/ cc3/sec.
Ai 14 pazienti con insufficienza respiratoria nasale è stato applicato il test di decongestione nasale (TND) che si effettua mediante somministrazione di un vasocostrittore topico (tramazolina cloridrato) e consente di registrare l'eventuale responsività alla decongestione farmacologica, segno di una prevalente componente funzionale. Se al contrario la condizione ostruttiva rimane invariata la stenosi è verosimilmente da attribuire a motivazioni natura strutturale. Il test è risultato positivo in tutti i 14 pazienti, segno di una rinopatia funzionale.

Risultati

I risultati della Rinomanometria Anteriore Attiva (RAA) eseguita prima e dopo la somministrazione del preparato nei 18 soggetti arruolati per lo studio sono riportati nella tabella 1.
Dei dati ricavati dalla RAA sono stati considerati i valori di resistenze inspiratorie ed espiratorie totali di ogni paziente.
Come si può evincere dall'analisi tramite test t di Student per dati appaiati la differenza nei valori di resistenze respiratorie nasali totali sia inspiratorie che espi­ratorie prima e dopo la somministrazione del preparato risulta essere altamente significativa (rispettivamente Pinsp= 0,00963 1 e Pesp= 0,003767).

Conclusioni

Il farmaco omeopatico ad azione locale permette una buona decongestione dei turbinati inferiori migliorando in tal modo la funzione ventilatoria nasale.
La RAA effettuata dopo la somministrazione del farmaco ha evidenziato un miglioramento statisticamente significativo della funzione respiratoria con diminuzio­ne delle resistenze inspiratorie/espiratorie totali in 15 soggetti su 18 (83.3%).
Durante la somministrazione il farmaco è stato generalmente ben tollerato dando solo effetti indesiderabili lievi e transitori che scomparivano dopo circa 30 mm. dalla somministrazione con aerosol e in soluzione diluita 1 / 1. La dose migliore per “penetranza” a livello muconasale e tollerabilità sembra essere quella diluita 2/2 e somministrata mediante Rinowash. L'efficacia del preparato potrebbe essere meglio valutata ampliando il campione con un numero maggiore di soggetti arruolati e mirando l'analisi su un campione omogeneo e differenziato per eziopatogenesi dell'ostruzione nasale. Per ogni paziente, inoltre, la funzionalità respiratoria nasale potrebbe essere indagata più a fondo con l'utilizzo di ulteriori meto­dologie d'indagine, quali la valutazione dello score sintomatologico, la rinometria acustica (RA) e lo studio del trasporto mucociliare nasale.

Bibliografia
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tabella dati

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