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I COLORI DELL'OMEOPATIA

O MEOPATIA A COLORI:
TUTTI I COLORI DELL�OMEOPATIA

Più che una curiosità è un modo di vivere l�omeopatia.
I rimedi omeopatici ci offrono un arcobaleno di colori tali da indirizzarci, con l�ausilio beninteso di altri elementi clinici, verso il vero simillimum soprattutto nelle malattie acute ma anche croniche riacutizzate.
È quel peculiare colore della cute e/o delle mucose che veste i colori della tipologia.
Ritengo pertanto didatticamente non trascurabile questo aspetto �colorato� dell�omeopatia.

ROSSO
 È il colore soprattutto di Belladonna. Cute e mucose arrossate, di un rosso intenso, talora brillante (rosso Ferrari), che si accoppia ai classici tumor, calor, dolor. È soprattutto l�accoppiata rossore - calore quella che rende unica Belladonna, con quella cute che sembra pulsare ed irradiare calore a distanza. La congestione della testa tipica di Belladonna, puo� farci pensare anche a Melilotus (nei casi che precedono l�epistassi) o Glonoinum (nelle crisi ipertensive con carotidi pulsanti e cefalea battente). Nella gotta acuta le articolazioni rosse e calde sono tipiche di Bryonia e Colchicum. Nelle forme pertussoidi il volto molto arrossato puo� indicarci la prescrizione di Corallium Rubrum.
ROSSO SCURO, ROSSO PORPORA
 Sono i colori rispettivamente di Phytolacca e di Lachesis. Specie quest�ultimo, in ogni manifestazione clinica, sia cutanea che mucosa, presenterà sempre il colore rosso porpora. Le ulcere dai bordi rosso-scuro con vescicole ed abbondante secrezione (ulcere da decubito) peggiorate dal caldo e migliorate dal freddo sono invece tipiche di un altro rimedio di diatesi luesinica: Fluoricum acidum.
ROSA
 È il colore di Apis. Un rosa che si accompagna, sia nelle manifestazioni cutanee che in quelle mucose, ad intenso edema, senso di �puncicatura� ed assenza di sete. La cute rosea, associata a flaccidità muscolare e pinguedine del sottocute, ci richiama anche la tipologia Calcarea Carbonica degli autori anglosassoni.
NERO
 È soprattutto il colore di Sepia e di Arsenicum Album. Il �nero di seppia� che compare nella donna bruna, depressa, ipotesa, astenica, dimagrita e freddolosa è la classica ciliegina sulla torta che completa il quadro clinico della tipologia. La melanodermia puo� tuttavia riguardare altri rimedi; Lycopodium e Thuya soprattutto, ma anche  Caulophyllum e nelle giovani donne persino Calcarea Carbonica. Arsenicum Album è  nero nelle secrezioni ed essudazioni cutanee, soprattutto ustioni fetide di terzo grado, cosi� come nella sua peculiare diarrea, scarsa, bruciante e sempre di cattivo odore. La diarrea con sangue scuro non coagulato è inoltre comune al veleno dei serpenti (Crotalus Horridus, Lachesis etc.). Le vescicole blu scuro o nere, tipiche del carbonchio, possono richiamare Antracinum, Lachesis, Pyrogenium, Tarentula cubana. Anche gli ascessi cutanei di colore bluastro, con atroce dolore bruciante, sono tipici di Antracinum, Tarentula cubana ed Arsenicum Album.
BLU
 E' soprattutto, sia sulla cute che sulle mucose, il colore di Cuprum. Le convulsioni con faccia blu e pollici serrati, la dispnea asmatiforme con cianosi del volto�. sono tutti chiari segni e sintomi di Cuprum Metallicum. La cianosi fa parte tuttavia del quadro clinico di numerosi altri rimedi (Carbo vegetabilis, Drosera, Ipeca, Antimonium Tartaricum, Veratrum album etc.). Una netta linea blu lungo il margine gengivale richiama immediatamente la prescrizione di Plumbum metallicum. Le vescicole bluastre della zona (herpes zoster) sono tipiche di Ranunculus bulbosus.
BIANCO

 È il colore di Ledum Palustre nelle punture, nelle ferite da punta (con cute bianca, dolente e fredda) ma anche nella gotta cronica e nel reumatismo articolare sempre straordinariamente migliorato dal freddo locale. È anche il colore di Secale Cornutum nelle arteriopatie obliteranti degli arti inferiori a rischio di gangrena e nel colera con collasso, cute fredda anche in questo caso sempre migliorato dal freddo. L�aspetto bianco dovuto all�anemia ècomune a diversi rimedi (Kali carbonicum, China, Ferrum metallicum etc.) mentre l�alternanza di rossore e pallore del viso che precede l�epistassi deve necessariamente farci pensare a Ferrum Phosphoricum. L�aspetto bianco,  cereo del viso nell�insufficienza renale cronica è tipico di Acetic acid e di Apocynum cannabinum. In entrambi i rimedi c�è sempre idropsia con  sete. In Apis invece c�è faccia pallida ed idropsia  ma senza sete. La cute chiara, su base genetica, è tipica soprattutto di Pulsatilla e di Natrum Muriaticum. La lingua bianco latte dopo un eccesso alimentare ci porta sulle tracce di Antimonium Crudum.
 

GIALLO
 È il colore dell�itterizia, con cute molto avvizzita, di Chelidonium cosi� come aveva intuito Paracelso. Ma è anche il colore della diarrea di Podophyllum, acquosa, abbondante ed appunto giallastra.
VERDE
 Questo colore lo si trovava nell�ittero grave da neoplasia della testa del pancreas e richiamava semrpe Chelidonium. Oggi lo si vede nella cute che segue un trauma e presenta le classiche variazioni colorimetriche dell�emoglobina (Ledum palustre) e soprattutto nella diarree (Argentum nitricum, Chamomilla, Ipeca, Magnesia Carbonica etc.)

L�ARCOBALENO  nell�urina   (aspetto iridescente) richiama l�attenzione soprattutto su       Medorrhinum e Graphytes.


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