Vaccinium myrtillus 
dr.ssa Del Greco  Maria  Pia

Vaccinium myrtillus

Mirtillo nero. 

Famiglia ericacee. 

Nome inglese: Blueberry  
Nome francese: Myrtille

 
 

a) ATTIVITA’ DIMOSTRATE  scientificamente 
 
 

1) Vasoprotezione  arteriosa               (conservazione dell’endotelio) 

2) Vasoprotezione venosa                  (vasoprotettivo, antiedematoso) 

3) Ipoglicemizzante     ( estratto etanolico di foglie di V.M:  diminuizione glucosio e fruttosamine) 

4) Antilipidemica            (estratto idroalcolico delle foglie di V.M:diminuizione dei TG ) 

5) Gastroprotettiva                                          (aumento secrezione muco gastrico) 

6) Antiossidante                                  ( riduzione formazione lipoperossidi) 

7) Antivirale                                       ( resistenza al virus dell’encefalite) 

8) Azione antisettica urinaria              (inibizione adesione dell’E.Coli alle cellule uroepiteliali) 

9) Antiaggregante piastrinico            ( prolungamento del tempo di sanguinamento.)

10) Azione sulla visione notturna                  (affinità per la rodopsina) 
 
 
 
 

a.1)  Descrizione lavori scientifici : 

1) Attività sul microcircolo arterioso. Realizzando in un modello sperimentale una condizione di ischemia-riperfusione attraverso l’apertura e successiva chiusura di una arteriola afferente, gli antocianosidi del Vaccinium myrtillus per via orale, diminuiscono l’adesione dei leucociti alle pareti capillari, la permeabilità indotta da autocoidi e citochine e il danno microvascolare dell’endotelio. 
Bertuglia S, Malandrino S, Colantuoni A. Pharmacol Res 1995 Marz-Apr;31(3-4):183-7 
 

2) Attività sul microcircolo venoso. Gli antocianosidi,presenti nelle bacche del V.M ,inibendo gli enzimi proteolitici (elastasi e collagenasi) deputati alla distruzione del collageno, rendono il connettivo più stabile ed elastico.L’azione antiedematosa sembra quindi attribuibile non ad un antagonismo ai mediatori dell’infiammazione come l’istamina o la bradichinina. Inoltre, dando gli antocianosidi a ratti diabetici si riducono le alterazioni della filtrazione capillare di macromolecole proteiche quali l’albumina. 
Lietti A,Cristoni A, Picci M. ,Arzneimittelforschung 1976,26(5):829-32 :Detre Z,Jellinek H, Miskulin M,Robert AM,. Clin Physiol Biochem 1986; 4(2):143-9 :Cohen-Boulakia F, Valensi PE, Boulahdour H,Lestrade R , Dufour-Lamartinie JF, Hort-Legrand C, Behar A.,  Metabolism 2000  Jul 49(7):880-5 
 

3) Attività antidiabetica. La diminuzione del livello di glucosio ematico è stata testata in vivo su ratti diabetici non obesi di confronto con l’ipoglicemizzante acarbose. 
Petlesvski R, Hadzija M, Slijepcevic M, Juretic D. Ethnopharmacol 2001May;75(2-3):181-4. 
 
 

4) Attività antilipidemica. diminuzione dei TG per aumentato catabolismo di confronto con il ciprofibrato senza un’azione documentata sugli acidi grassi liberi e priva di un’azione preventiva sull’aumento dei TG. 
Cignarella A, Nastasi M, Cavalli E, Puglisi L.Thromb Res 1996 Dec.1;84(5):311-22 

5) Attività gastroprotettiva. Stimolando la secrezione di muco gastrico l’antocianidina 3,5,7-trihydroxy-2(3,4-dihydroxyphenil)-1-benzopyrylium cloridrato (IdB1027) protegge dalle ulcerazioni gastroduodenali indotte da indometacina ed altri Fans. 
Magistretti MJ, Conti M, Cristoni A, Arzneimittelforschung 1988 May.,38(5):686-90 

6) Attività antiossidante.L’estratto acquoso del V.M, ricco in flavonoidi,(composti polifenolici), riduce,in vitro,l’ossidazione delle LDL umane indotta dal rame (-lipoperossidi) con un’ attività antiossidante superiore all’acido ascorbico. 
 Laplaud PM, Lelubre A, Chapman Mj,Fundam Clin Pharmacol 1997:11(1):35-40. 
 

7) Attività antivirale. L’estratto acquoso di V.M, induce una resistenza all’infezione del virus dell’encefalite, infatti in condizioni sperimentali, osserviamo una diversa moltiplicazione virale nel tessuto nervoso,nel sangue e una diversa risposta da parte degli organi immunocompetenti. 
Fokina GI, Roikhel VM,Frolova MP, Frolova TV, Pogodina VV, Vopr Virusol 1993 Jul-Aug.38-(4) 

8)  Attività antisettica urinaria. colibacilli aderiscono alle pareti vescicali grazie a delle lectine (adesine) presenti sulla superficie batterica. Uno studio sperimentale condotto sui topi, ha dimostrato che il succo di Vaccinium specie Macrocarpon inibisce di circa l’80% l’adesione dell’Escherichia Coli alle cellule uroepiteliali, un fenomeno molto probabilmente attribuibile al fruttosio presente nell’estratto e ad un composto polimerico anch’esso presente nella droga. 
Zafriri D,Ofek I, Adar R, Pocino M,Sharon N, Antimicrob Agents Chemother 1989 Jan,33(1):92-8 :Sobota A.E ,J Urol 1984 May, 131(5):1013-6 
 

9) Antiaggregante piastrinico L’estratto di mirtillo possiede una forte azione antiaggregante piastrinica in vitro e in vivo attribuibile all’incremento della concentrazione di cAMP o ad un decremento della concentrazione di trombossano nelle piastrine. 
Pulliero G, Montin S, Bettini Fitoterapia 1989 60(1):69-75 :Morazzoni Magistretti Fitoterapia del 1990 61 (1):13-21 
 

10) Azione sulla visione notturna. Gli antocianosidi  del mirtillo accellerano la rigenerazione della rodopsina e migliorano la visione notturna nel soggetto miope. 
Cluzel, Bastide, Wegman Biochem Pharmacol 1970;19:2295-2302. 
 
 
 

b) SOSTANZE ATTIVE

Le parti della pianta in uso sono le foglie e le bacche. 
Nelle foglie sono presenti composti polifenolici per 11%, tannini circa il 7%, quercetina,iperoside,acido clorogenico, flavonoidi 1-2%, cromo 9 ppm 
Nelle bacche sono stati identificati almeno 7 antocianidine:cianidina, delfinidina,pelargonidina, malvidina, peonidina, irsutidina, petunidina. e 15 loro glicosidi., sono inoltre presenti acidi organici, flavonoidi, proantocianidine. 
Fraisse D, Carnat A, Lamaison JL, Ann Pharm Fr 1996;54(6):280-3 
J.Bruneton :Pharmacognosy: Phytochemistry Medicinal Plants. 

c) INDICAZIONI TERAPEUTICHE 

1) Diarrea  Foglie e bacche: entrambi secchi. L’azione è dovuta alla elevata quantità di tannini e all’azione contro E. coli, frequente causa di infezioni intestinali.  Al contrario il frutto fresco può dare diarrea per la presenza degli ac. organici e della cellulosa. 
2) Meteorismo e flatulenza Foglie e bacche. Per la sua attività contro l’E. coli. 
3) Cecità notturna Bacche.  Migliora l’adattamento alla visione notturna perché favorisce la rigenerazione della rodopsina (aumenta la velocità di rigenerazione dei pigmenti retinici). 
4) Fragilità capillare, Couperose, Flebopatie periferiche, Emorroidi  Bacche. Per presenza 
degli antociani, che hanno azione vasoprotettrice. 
5) Afte, gengivostomatiti, ferite cutanee Foglie. Usare il decotto. Azione cicatrizzante. 
6) Diabete mellito. Foglie. Forse per presenza di Cromo. Come terapia complementare. 
7) Antivirale   Poco usato 
8) Cistiti da E. coli. 
9) Gastroprotezione. Poco usato. 
 
 

d) POSOLOGIA 

Infuso, con le foglie: 1gr. di droga finemente sminuzzata per 100-150 ml di acqua e bollire per 10-15 min  Anche più volte die. Dose tossica 1,5g/kg di peso. 
Piante officinali per infusi e tisane, Roberto della Loggia. 

Infuso con le bacche essiccate o con polvere di bacche essiccate  :4 cucchiai da minestra di frutti essiccati per un 1 lt di acqua, bollire per 10 min, prendere 1-2 tazze al dì.  Oppure decotto al 5% con polvere di frutti essiccati. Bollire per 3 min. Prendere 1-2 tazze al dì. Utilizzato per l’uso topico. 
Dizionario di fitoterapia, A.Campanili. 

Estratto fluido: 1-2 gr die. Considerando 1 gr = 31 gtt 

Tintura madre: 40 gtt 2-3 volte die. La TM  è preparata da foglie e bacche fresche 
 
 


e) EFFETTI INDESIDERATI 
Anemia: secondo alcuni AA (riportato da E. Campanili- Dizionario di Fitoterapia) l’azione antisettica urinaria sarebbe dovuta alla sostanza idrochinone, la quale, per somministrazioni prolungate, determina formazione di metaemoglobina. 
 
 
 

f) CONTROINDICAZIONI 
Anemia, piastrinopenia,  gravidanza. 
 
 
 

g) INTERAZIONI 
Possibili interazioni con warfarin e antiaggreganti piastrinici ,ma solo ad alte dosi. 
 
 
 

h) FARMACOCINETICA. 
Gli antocianosidi del VM, somministrati per via orale,vengono assorbiti dal tratto gastrointestinale per il 5%, la biodisponibilità è di circa l’1,2%, l’eliminazione e’ prevalentemente renale e biliare , senza effetto di primo passaggio epatico. 
Morazzoni P, Livio S, Sciingo A, Malandrino S, Arzneimittelfrschung 1991 Feb