Cahiers de Biotherapie:
NEUROPATIE
Dr. Pietro Prandi
Il sistema nervoso consiste di due
componenti : il sistema nervoso centrale,
costituito da encefalo e midollo spinale,
e il sistema nervoso periferico, costituito
da nervi che connettono il sistema
nervoso centrale ai muscoli, alla
pelle e agli organi interni. Il sistema
nervoso periferico è la parte
danneggiata in corso di neuropatia.
Neuropatia è, quindi, il termine
usato per descrivere disturbi conseguenti
a danno dei nervi periferici.
In base al tipo di fibre che contengono,
si possono identificare tre tipi di
nervi : motori, sensitivi e vegetativi
o autonomici. I nervi motori sono
responsabili dei movimenti volontari.
I nervi sensitivi ci permettono di
sentire il dolore, le vibrazioni,
il tatto, di riconoscere le forme
degli oggetti solo toccandoli e di
conoscere la posizione di parti del
nostro corpo nello spazio. I nervi
autonomici controllano funzioni involontarie
(cioè non sotto il controllo
della volontà) come il respiro,
il battito cardiaco, la pressione
arteriosa, le funzioni digestive e
sessuali. Sebbene molte neuropatie
interessino, in grado diverso, tutti
tre i tipi di fibre nervose, in alcuni
casi solo uno o due tipi di fibre
sono interessati e si parla, pertanto,
di neuropatie puramente o prevalentemente
motorie, sensitive o vegetative.
Alcune neuropatie esordiscono in maniera
improvvisa, altre in maniera graduale
nell'arco di anni. I sintomi dipendono
dal tipo di fibre nervose interessate
(motorie, sensitive, vegetative) e
dalla loro localizzazione, ma nella
maggior parte dei casi si manifestano
con debolezza e astenia muscolare,
formicolii e parestesie, dolore.
In particolare i sintomi sensitivi
sono : dolore; torpore; bruciore;
formicolio; sensazione di puntura
di spillo o di scarica elettrica;
sensazione di arto fasciato “a
calzino”; sensazione di arto
freddo.
I sintomi motori sono : sensazione
di impaccio nei fini movimenti delle
dita; sensazione di debolezza nel
sollevare un peso, portare le braccia
in alto, chiudere con forza la mano,
stringere un oggetto; diminuzione
di forza alle gambe, facile affaticabilità
nel camminare o nel salire le scale.
I principali segni neurologici sono
: alterazioni del tono e trofismo;
alterazioni dei riflessi; deficit
di forza; fascicolazioni; ipoestesia-anestesia
(diminuzione-assenza di risposta agli
stimoli dolorosi); iperestesia (aumento
della risposta sensoriale agli stimoli
dolorosi); iperalgesia (anomala risposta
a stimoli normalmente poco dolorosi
che invece accentuano il dolore);
allodinia (anomala risposta a stimoli
normalmente non dolorosi che provocano
dolore anche spiccato).
Si possono distinguere due grossi
gruppi di neuropatie : ereditarie
(causate da anomalie genetiche) e
acquisite (dovute a malattie acquisite
nel corso della vita). La maggior
parte delle neuropatie sono acquisite
e possono essere dovute a diverse
cause. Quando la causa della neuropatia
non è nota, si parla di neuropatie
"idiopatiche".
Le principali Neuropatie acquisite
sono :
1) da Diabete.
2) da Alcool e altre sostanze tossiche
: piombo, arsenico, mercurio, solventi
organici e insetticidi.
3) da Deficit nutrizionali (neuropatie
carenziali) : deficit di vitamina
B12, B1 (tiamina), B6 (piridossina)
e vitamina E.
4) Neuropatie in corso di malattie
sistemiche : insufficienza renale
cronica, epatopatie, alterazioni endocrine
(per es. ipotiroidismo).
5) Neuropatie immuno-mediate (causate
da un'alterazione del sistema immunitario)
:
a. Sindrome di Guillain-Barrè
è una poliradicolonevrite acuta,
ad esordio rapido, che può
evolvere a paralisi totale e insufficienza
respiratoria nell'arco di giorni dall'esordio.
È spesso preceduta da infezioni
o vaccinazioni che sono considerati
fattori "scatenanti". Una
variante della Guillain-Barrè
è la sindrome di Miller-Fisher,
che si manifesta con "caduta"
delle palpebre (ptosi palpebrale)
e marcia instabile (atassica).
b. Poliradicolonevrite infiammatoria
demielinizzante cronica considerata
la variante cronica della Guillain-Barrè,
può presentarsi con attacchi
ripetuti o con un andamento lentamente
progressivo.
c. Neuropatie croniche con autoanticorpi
verso i nervi periferici.
d. Neuropatie associate a vasculiti
: diverse malattie reumatologiche,
come l'artrite reumatoide, il lupus
eritematoso sistemico, la panarterite
nodosa, o la sindrome di Sjogren sono
associate a vasculite generalizzata,
che può coinvolgere anche i
nervi periferici.
e. Neuropatie associate a gammopatie
monoclonali.
6) Tumori : una neuropatia può
derivare da un'infiltrazione diretta
dei nervi da parte di cellule tumorali
o da un effetto indiretto, a distanza,
del tumore ("sindrome paraneoplastica“)
7) Amiloidosi : l'amiloide è
una sostanza che si deposita nei nervi
periferici interferendo con la loro
funzione.
8) Agenti infettivi : virus o batteri
possono causare neuropatie (Herpes
Zoster, virus dell'AIDS, Citomegalovirus,
epatite B e C, borreliosi o malattia
di Lyme, lebbra, difterite, tripanosomiasi).
9) Farmaci (vincristina e cisplatino,
nitrofurantoina, amiodarone, disulfiram,
dapsone).
10) Trauma o compressione : neuropatie
localizzate possono derivare da un
trauma esterno o da compressione da
parte di tendini o di altri tessuti
circostanti (sindrome del tunnel carpale,
radiculopatie cervicali e lombo-sacrali
tipo "sciatica“ ecc).
11) Idiopatiche.
Le principali Neuropatie Ereditarie
sono :
1) HSMN (Hereditary Sensory Motor
Neuropathy) o Malattia di Charcot-Marie-Tooth
(CMT) : è una neuropatia demielinizzante
a lenta evoluzione.
2) Neuropatia amilodotica familiare
: dovuta a una mutazione di una proteina
detta transtiretina che si deposita
sotto forma di amiloide nei nervi
periferici, inducendo il danno.
3) Neuropatie in corso di porfiria
: malattia ereditaria da alterato
metabolismo delle porfirine si associa
a neuropatia periferica, prevalentemente
motoria.
Il trattamento di una Neuropatia
si basa su due punti essenziali :
a) Eliminare la causa della neuropatia;
b) Ridurre i sintomi della neuropatia.
Nel primo caso un deficit vitaminico
può essere corretto con somministrazione
orale o parenterale della vitamina
deficitaria. Eventuali infezioni vengono
trattate con antibiotici o agenti
anti-virali. Malattie autoimmuni spesso
rispondono alla plasmaferesi, terapie
immunosoppressive o immunomodulanti.
Nelle neuropatie paraneoplastiche
il trattamento è volto ad eliminare
il tumore sottostante. Le neuropatie
tossiche o indotte da farmaci vengono
trattate rimuovendo l'agente causale.
Nel diabete, un attento controllo
dell'iperglicemia aiuta a rallentare
la progressione della neuropatia.
Nel secondo caso i sintomi principali
delle neuropatie sono dolore e debolezza
muscolare. Il dolore può essere
alleviato con farmaci analgesici.
Fisioterapia e ausilii fisioterapici
possono essere d'aiuto nel mantenere
la forza muscolare e migliorare la
"performance" motoria.
La terapia può alleviare, rallentare
o guarire la neuropatia. Una volta
che il danno è bloccato, il
nervo può rigenerare. Il grado
di recupero dipende da quanto severo
era stato il danno.
Fra i farmaci che si possono utilizzare
per ridurre i sintomi delle Neuropatie
ci sono sicuramente i rimedi Omeopatici.
Per la risoluzione della patologia
occorre sempre individuare il rimedio
di fondo, ma si può ricorrere
anche soltanto a rimedi sintomatici
fra cui le Magnesie e molti Metalli
Pesanti.
Magnesia Carbonica : dolore nevralgico
forte, violento, improvviso, segue
tragitto del nervo,migliora col movimento,
migliora con applicazioni fredde,
peggiora di notte, periodicità
ogni 21 giorni, lateralità
sinistra.
Magnesia Phosphorica : dolore nevralgico
con inizio e fine improvvisi, segue
tragitto del nervo, migliora col calore
locale, migliora con forte pressione,
migliora col massaggio, peggiora di
sera e di notte, lateralità
destra, “crampo dello scrivano”.
Agaricus muscarius : dolore come da
trafittura di schegge di vetro, tremore
che compare al risveglio e scompare
dormendo, incoordinazione dei movimenti
con andatura incerta, tremore della
lingua quando la si tira fuori.
Aranea diadema : da esposizione a
freddo-umido, parestesie con sensazione
di freddo, sensazione di gonfiore
e intorpidimento, sensazione di aumento
volume arto, peggiora di notte verso
mezzanotte, migliora con forte pressione,
depressione con desiderio di morte.
Arsenicum Album : dolore bruciante
migliorato da calore locale, astenia
con ansia e agitazione, paura di morire,
peggiora di notte (h 1-3), peggiora
disteso sulla parte malata, migliora
col movimento (cambia posizione).
Cadmium metallicum : dolore urente
e tagliente; agitazione motoria parte
colpita (come Zincum); aggravato da
esposizione al freddo, corrente d’aria,
esposizione al sole; paralisi faciale
sinistra “a frigore”.
Causticum : dolori intensamente urenti
(tipo piaga scoperta), dolori crampoidi
con sensazione di accorciamento e
retrazione tendinea, paralisi ad evoluzione
lenta e progressiva con intorpidimento
e perdita della sensibilità,
migliora con applicazioni caldo-umide,
peggiora al crepuscolo.
Conium maculatum : scosse muscolari
e mioclonie con tremori diffusi, sensazione
di freddo e pesantezza delle estremità,
sensazione di perdere improvvisamente
la forza camminando, paralisi progressiva
dal basso verso l’alto.
Curaro : dolore da stanchezza al rachide
dorsale; braccia deboli, pesanti,
non può alzare le dita; gambe
tremanti, cedono camminando; debolezza
muscolare; paralisi.
Gelsemium sempervirens : prostrazione
intensa con obnubilamento del sensorio,
mialgie con debolezza muscolare fino
alla paralisi motoria, ptosi palpebrale
con diplopia, tremori diffusi, sensazione
di freddo che penetra nel corpo, paralisi
motorie tipo Guillame-Barré.
Hypericum perforatum : da trauma diretto
del nervo (“Arnica dei nervi”),
dolore lungo il tragitto del nervo,
dolore bruciante e pungente con parestesie
cutanee, peggiorato da aria fredda
e umida, peggiorato dal minimo contatto.
Iridium metallicum : paresi spinale,
specialmente nell'anziano o dopo malattia
debilitante, dolore premente nell'
inguine e nella coscia sinistra, sensazione
di tensione in entrambe le cosce,
particolarmente nella sinistra, sensazione
“legnosa” della parte
colpita.
Kalmia latifolia : dolore come lampi
folgoranti, lungo il decorso del nervo,
dal centro alla periferia e dall’alto
verso il basso, aggrava dall’alba
al tramonto.
Manganum metallicum : paralisi ascendente
progressiva, andatura lenta ed incerta,
facies immobile, tremori, desiderio
di stare coricato a letto.
Mezereum : post-erpetica e dopo eruzioni
cutanee soppresse, sensazione di freddo
o di soffio d’aria fredda, dolore
bruciante come da ulcerazione, dolori
improvvisi, folgoranti, insopportabili,
aggravato dallo sfioramento, aggravato
di notte.
Picricum acidum : bruciore lungo la
colonna dorsale, sensazione di stanchezza
e pesantezza agli arti, “crampo
dello scrivano”, paralisi ascendente
progressiva molto rapida, peggiorato
dal minimo sforzo e col tempo piovoso,
migliorato dall' aria fredda, dall'
acqua fredda, dalla pressione stretta.
Platinum metallicum : dolore crampiforme
e gravativo, dolore aumenta lentamente
fino a un massimo per poi diminuire
gradualmente, sensazione che la parte
sia aumentata di volume, sensazione
di benda che comprime e stringe, peggiora
con l’immobilità.
Plumbum metallicum : dolori forti,
costrittivi, lancinanti improvvisi,
sensazione di pesantezza, tendenza
alla paralisi progressiva degli estensori,
migliora con la pressione forte e
progressiva, aggrava di notte, elettivo
per nervo radiale.
Radium metallicum : dolore severo
tagliente in tutti gli arti, sensazione
di rigidità e fragilità
di gambe, braccia e collo, come se
si dovessero rompere quando li muove,
sensazione di pesantezza degli arti,
migliora col movimento continuo, migliora
con applicazioni calde.
Ranunculus bulbosus : sensazione di
indolenzimento e di freddo, tropismo
toracico, peggiora col movimento (respirazione),
peggiora col contatto (vestiti), peggiora
col cambiamento del tempo.
Stannum metallicum : i dolori appaiono
e scompaiono gradualmente e migliorano
con forte pressione, debolezza paralizzante
e spasmi (lascia cadere gli oggetti,
le gambe si piegano), parlare causa
una sensazione di estrema debolezza
nella gola e nel torace.
Strontium metallicum : nevrite da
grande sensibilità al freddo,
dolore aumenta e decresce lentamente,
dolore corrosivo come fosse nel midollo
osseo, presenza di crampi e spasmi,
dolore che fa svenire il paziente,
migliora con le applicazioni calde.
Thallium metallicum : terribili dolori
nevralgici, spasmodici, a fitte, polinevrite,
atrofia muscolare con tremori, paralisi
degli arti inferiori, paraplegia.
Zincum metallicum : parestesie con
dolori brucianti e prurito, sensazione
di irrigidimento e stanchezza della
parte colpita, sensazione di formicolio
come da insetti che corrono sulla
pelle, desiderio di alcool con peggioramento,
“sindrome delle gambe senza
riposo”.
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G.Hodiamont “Trattato di farmacologia
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O.A.Julian “Dizionario di materia
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- Nuova Ipsa
J.T.Kent “Repertorio della materia
medica omeopatica” - Nuova
Ipsa
G.Trapani-L.Zanino “Nozioni
essenziali di materia medica omeopatica”
- Tecniche Nuove
Rajan Sankaran “L’anima
dei rimedi” - Salus Infirmorum
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