UNA PULSATILLA “BLOCCATA”
Dr. Pietro Prandi
Ho visitato Maria la prima volta nel settembre 1998, aveva 23 anni. E’ venuta da me come omeopata dopo una lunga via crucis da vari ginecologi e endocrinologi a causa di un’amenorrea secondaria insorta da circa un anno, tre mesi prima del matrimonio. Caduta una prima ipotesi di stress da matrimonio appunto, era stata sottoposta a vari accertamenti diagnostici ed innumerevoli dosaggi ormonali che erano risultati tutti nella norma. Anche le varie terapie ormonali non avevano sortito altro che la comparsa di effetti collaterali. L’amenorrea provocava infertilità e ciò si rifletteva negativamente anche nelle dinamiche della vita di coppia peggiorando lo stato psicoemotivo di Maria. La paziente è di piccola statura (circa 1,50) con tendenza ad ingrassare specie a livello addome e fianchi. Menarca a 12 anni con cicli ogni 30-32 giorni tendenzialmente a flusso scarso. Non ha molta resistenza allo sforzo. E’ freddolosa, ma peggiora in una camera chiusa e calda. Tendenzialmente stitica, soffre di digestione lenta con eruttazioni. In inverno episodi di sinusite fronto-mascellare e catarro tubarico per cui è stata sottoposta a vari cateterismi. Presenta capillari dilatati alle gambe da due anni ed in inverno soffre di geloni alle dita dei piedi. Dal punto di vista mentale desidera essere capita e abbisogna di consolazione e coccole. Mi era sembrato da subito un caso “facile”, era come leggere su un libro il quadro di Pulsatilla e così prescrissi : Pulsatilla 30CH 1 monodose settimanale e aggiunsi un complesso di organoterapia con Epifisi, Ipofisi, Ipotalamo, Tiroide, Timo, Pancreas, Surrene, Ovaio alla D6-12-30-200 alla posologia di 20 gtt al giorno 20 giorni al mese. Ci siamo sentiti alcune volte per telefono nei mesi successivi proseguendo la terapia prescritta e ho rivisto Maria nel febbraio 1999. La paziente si sente meglio in generale, non ha avuto episodi sinusitici o problemi di geloni nel periodo invernale ed il suo intestino è più regolare. Il suo problema principale però è rimasto : c’è stata una mestruazione di 2 giorni con flusso scarso a metà novembre e poi più nulla. Mentre
riferisce questo Maria scoppia a piangere e tira fuori una storia che fino ad allora non aveva raccontato a nessuno. Tre anni prima è rimasta incinta da un uomo che l’ha abbandonata subito ed è ricorsa ad una IVG mai accettata veramente ! Ecco la chiave per provare a risolvere il caso : trauma fisico, ma soprattutto psichico non metabolizzato ! Prescrivo in sequenza : Arnica 30 CH poi Arnica 200 CH poi Ignatia
30 CH e poi Ignatia 200 CH 1 monodose ogni 5 giorni, riconfermo il complesso di organoterapia venti giorni al mese e attendo l’evoluzione.
A maggio ’99 rivedo Maria : è ricomparso da due mesi un ciclo regolare ogni trenta giorni con flusso scarso della durata di 4-5 giorni come in passato. C’è stato pure un episodio sinusitico e un netto peggioramento dei sintomi legati all’insufficienza venosa degli arti inferiori, ma la paziente non se ne lamenta perché è troppo felice per la ritrovata “femminilità”. A questo punto ritorno sul rimedio che avevo individuato come suo simile e prescrivo Pulsatilla 30 CH monodose seguita dopo 10 giorni da un ulteriore monodose alla 200 CH.
Maria è ulteriormente migliorata ed ha ripetuto nel tempo il suo rimedio quando, come lei stessa dice, “il corpo glielo chiede !”. La vedo ancora nel mio studio quando mi porta i suoi splendidi bambini : Pietro nato nel 2000 e Paola nata nel 2003 !