RIFLESSIONI CHIMICO -
FISICHE DI DUE MEDICI OMEOPATI
di G. Casadei e M. Bartoli
PAROLE CHIAVE : Dinamizzazioni;
Diluizioni; Limulus Test;Acetaldeide Deidrogenasi;
Semiconduttori. ________________________________________________________________
Noi omeopati siamo spesso, troppo
spesso, accusati di usare pillole vuote,
placebo, nullaltro che placebo. Qualcuno ci accusa
anche di essere degli spacciatori di acqua
fresca. Gli indubbi ed innegabili successi di cui
siamo quotidianamente ad un tempo autori e spettatori
vengono dai detrattori della Medicina Omeopatica
sbrigativamente liquidati facendo spallucce, attribuendo
i risultati alleffetto placebo, considerando
lOmeopatia una Medicina solo per isterici,
accusandoci tout court di essere degli
imbonitori, se non addirittura, dei mentitori. Sembra
quasi che i nostri colleghi allopati, e con loro anche
noi omeopati, abbiamo paura dei numeri troppo piccoli e
delle concentrazioni esprimibili da tali numeri troppo
piccoli, paura che non ha certo motivo di esistere. A
questo proposito offriamo ai nostri colleghi una serie di
riflessioni, che hanno per oggetto concentrazioni di
sostanze, utilizzate come reagenti in analisi di
laboratorio e presenti in dispositivi di uso quotidiano,
concentrazioni, o forse sarebbe meglio definirle
diluizioni, che hanno molto di omeopatico. Premettiamo che queste nostre
considerazioni sono tutte limitate al campo delle basse e
medie dinamizzazioni. Pertanto non ci addentreremo nei
meccanismi della cosiddetta memoria del
farmaco omeopatico, e tralasceremo di parlare delle alte
dinamizzazioni, cioè quelle al di sopra del limite
stabilito dal numero di Avogadro, che separa le basse e
medie dinamizzazioni dalle alte dinamizzazioni, fornendo
una conferma chimico-matematica allintuito e
allesperienza clinica di Hahnnemann, che aveva
collocato la frontiera tra le due classi di
dinamizzazione proprio in corrispondenza della 12CH. Dato
che molto spesso si dice che i farmaci ed ogni altro
reagente possano agire solo in quantità ponderali e non
diluite, sarà nostro scopo analizzare alcuni casi,
tratti dalla nostra vita quotidiana, nei quali il
reagente, o lagente causante, è fortemente
diluito, e quindi esprimibile quantitativamente in
termini di diluizione omeopatica. Sono tutti casi nei
quali lazione non è legata alla massa del reagente
considerato, e non vi è pertanto alcuna azione di
massa, perlomeno nel senso solitamente attribuito a
tale termine. Iniziamo a parlare del Limulus Test, unanalisi di laboratorio molto sensibile, che utilizza il lisato degli amebociti del Limulus Poliphemus per evidenziare la presenza, nel materiale da esaminare, di endotossine batteriche. Tale test trova applicazione nella diagnosi rapida di meningite da Gram-negativi e nellartrite da piogeni. Il Limulus Poliphemus, detto anche granchio a ferro di cavallo o horse-shoe crab appartiene al gruppo degli xifosuri, della classe dei merostomi (artropodi). E un organismo filogeneticamente molto antico, tanto che lo si può considerare un fossile vivente, che ancora sopravvive sulle coste del Nord-Atlantico e del Giappone; è dotato di un sistema immunitario rudimentale, che è costituito da cellule mobili nei tessuti del granchio, detti amebociti. Gli amebociti, sottoposti a lisi,
liberano in soluzione le proteine di cui sono costituiti,
e tale lisato ha la proprietà di gelificare con
formazione di un coagulo, in presenza di nanogrammi
(miliardesimi di grammo: in espressione matematica 10-9
grammi) ed anche di picogrammi (millesimi di
miliardesimo di grammo: in espressione matematica 10-12
grammi) di lipopolisaccaride proveniente da batteri
Gram-negativi (1) (2).Passiamo ora ad un esempio
numerico. La sensibilità del Limulus Test ci
permette, come sopra esposto, di rilevare la presenza di
un nanogrammo di endotossina nel nostro campione di
materiale biologico (esempio: liquor); supponendo che il
quantitativo di liquor da esaminare sia di un millilitro
e che il quantitativo di tossina batterica in esso
contenuta sia di un nanogrammo, la diluizione
dellendotossina sarà esprimibile con la nona
decimale hannemanniana (9DH) o, se ci rapportiamo
alla scala delle centesimali, da un valore compreso tra
la quarta e la quinta centesimale hannemanniana
(4-5CH). Se la sensibilità del nostro test ci permette,
invece, di rilevare la presenza di un picogrammo di
endotossina, in un millilitro di liquor, in questo caso
la diluizione dellendotossina sarà esprimibile con
la dodicesima decimale hannemanniana (12DH), o, se
ci rapportiamo alla scala delle centesimali, con la sesta
centesimale hannemanniana (6CH). Su queste stesse pagine (3) abbiamo pubblicato un articolo, intitolato Azione dello zincum metallicum a bassa dinamizzazione. In tale articolo abbiamo fornito una dimostrazione biochimica, corredata di calcoli matematici, sulluso di Zincum Metallicum come cofattore dellacetaldeide deidrogenasi per la terapia delletilismo. E senzaltro notevole che le conclusioni del calcolo, rapportato allassunzione di una certa quantità di etanolo, sono sovrapponibili alla prescrizione corrente di Zincum Metallicum come viene stilata da noi omeopati. Tra laltro l articolo citato non riportava in bibliografia nessun testo omeopatico, ma solo ed esclusivamente testi ufficiali, universitari e tradizionali. Non abbiamo certo bisogno di queste conferme per prescrivere, in quanto è sufficiente la nostra esperienza clinica quotidiana, ma ogni conferma, che giunga anche per altra via, è certamente ben accetta, così come sono ben accette tutte le critiche costruttive. Tra i tanti esempi ancora possibili di grandi effetti ottenuti da sostanze in diluizioni paragonabili a quelle proprie delle dinamizzazioni omeopatiche, scegliamo in questo contesto di parlare dei semiconduttori, dispositivi onnipresenti nelle nostre case e anche nelle nostre tasche; infatti sono basati sui circuiti a semiconduttore, tra laltro, gli apparecchi televisivi e gli apparati stereofonici delle nostre case, i telefoni cellulari e i telecomandi delle nostre auto, che abbiamo in tasca. I semiconduttori sono soprattutto costituiti (storicamente) da Germanio e (attualmente) da Silicio, ambedue elementi tetravalenti. I dispositivi a semiconduttore sono costituiti da giunzioni, cioè da parti di semiconduttore tra loro a contatto, e sono drogati da impurità trivalenti o pentavalenti, cioè hanno doping P o N. E fondamentale che il drogante (P o N) sia contenuto in una certa percentuale rispetto al semiconduttore drogato (4). Ovviamente, la proporzione varia in funzione anche dellintensità di corrente che il semiconduttore considerato deve modulare. Ora, se noi consideriamo la percentuale di drogante, esso è come diluito nel semiconduttore drogato. La sua percentuale potrebbe quindi essere espressa (relativamente alla sola diluizione) in centesimali, ossia in CH. Usando tale notazione, il drogaggio dei semiconduttori che abbiamo nelle nostre case, e che modulano correnti e potenze di notevole intensità, è contenuto in un range esprimibile da 3CH fino a 5CH. Impurità e droganti in proporzioni così piccole sono così determinanti, nel cambiare le caratteristiche elettriche di un semiconduttore, mentre non sarebbe utilizzabile un drogaggio in proporzioni maggiori. Qui è molto stretta la analogia tra la diluizione del drogante e quella del farmaco omeopatico. E come i droganti di un semiconduttore non possono far funzionare la giunzione di un diodo o le giunzioni di un transistor se non sono diluiti, cioè contenuti entro i limiti matematici sopra esposti, non stupisce che anche i farmaci omeopatici funzionino solo se opportunamente diluiti, e non funzionino, o che abbiano un effetto totalmente diverso, se sono in quantità ponderale e non dinamizzati. A nessuno viene in mente di sostenere che gli apparecchi televisivi non possono funzionare, e quindi ne deve essere messo al bando luso perché il doping dei semiconduttori è entro un certo limite matematico, come del resto non si assiste ad una analoga incredulità sul funzionamento dei telefoni cellulari, e neanche si assiste a dibattiti televisivi sulla impossibilità di riprodurre il suono con apparati stereofonici. Ritornando poi al Limulus Test,è questa unanalisi di laboratorio che tutti i medici dovrebbero conoscere, che molti utilizzano e che nessuno definisce priva di fondamento. Come mai allora tutto questo accanimento contro le pillole vuote dellOmeopatia? Bibliografia
: (1)Michele
La Placa. Principi di Microbiologia Medica. Società
Editrice Esculapio Bologna. IV Edizione pag 292. (2)R.
Bonardi, V. Deambrogio, A. Oliaro Interpretazione dei
dati di laboratorio Edizioni Minerva
Medica Torino IV Edizione pag 441 (3)G.
Casadei, M. Bartoli Azione dello zincum metallicum a
bassa dinamizzazione. Cahiers de
Biotherapie Notiziario Flash S.M.B. Italia, Anno VIII,
Numero 4, Ottobre Novembre Dicembre
2000, pag 11. (4)Charles
Kittel: Introduzione alla fisica dello stato
solido.Editore Boringhieri 1971 pag 321
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